“ Acqua da mangiare “ non è un paradosso, ma un impegno che i Consorzi di bonifica si sono assunti per garantire la qualità dell’acqua unitamente agli altri 2 obiettivi fondamentali: il risparmio e il suo uso razionale. Il binomio qualità/disponibilità è la massima espressione del governo dell’acqua, divenuto oggi un insieme sempre più complesso di azioni e comportamenti.
Lo ha detto Emilio Bertolini, presidente URBER, aprendo il convegno ‘Acqua da mangiare’ oggi al salone Accadueo di Ferrara.
Ecco alcuni brani dell’intervento di Bertolini.
"La stabilità delle condizioni meteoclimatche hanno tradizionalmente attribuito il concetto di qualità dell’acqua al sistema acquedottistico, così come quello della quantità dell’acqua al sistema irriguo – produttivo, avendo il primo lo scopo di garantire il consumo umano, il secondo di sostenere la crescente domanda delle produttività alimentare, in un quadro generale di sufficiente disponibilità d’acqua. Nella situazione attuale, che purtroppo condiziona fortemente l’immediato futuro, questa attribuzione non appare più realistica; la qualità dell’acqua è generalmente assunta non più come valore relativo al suo uso specifico, bensì quale valore assoluto come assoluto è sempre stato il suo valore quantitativo… Le recenti tendenze meteoclimatiche hanno agito in modo assolutamente negativo sia sulla qualità, sia sulla disponibilità dell’acqua, il cui utilizzo non sempre è stato governato al meglio. A questo si unisce lo sviluppo economico, che ha fortemente modificato l’uso del suolo, alterando gli equilibri e gli assetti dei vari ecosistemi, come mai era avvenuto e negli ultimi decenni la risorsa acqua non risponde agli standard qualitativi e quantitativi necessari per soddisfare le esigenze di sostenibilità…Questo scenario ha portato a cambiare la logica del passato, dove la qualità era una esclusiva prerogativa dell’acqua ad uso umano e la quantità prerogativa attribuita all’uso razionale dell’irrigazione. Sono state promosse azioni volte a salvaguardare l’acqua di falda perchè di pregio ai fini della qualità, pensando che l’acqua di superficie garantisse l’apporto necessario alle produzioni alimentari…Una politica di suddivisione di “competenza“ che , oggi, non è parsa sufficiente a garantire se stessa e a sostenere lo sviluppo di politiche agroalimentari in cui la salubrità e la tracciabilità del prodotto, assurgono sempre più a valori intrinseci. Mentre la falda ha subito un “degrado qualitativo”, l’acqua di superficie ha mostrato una duplice criticità sia sul versante qualitativo che quantitativo…
Anche nel campo delle strategie delle produzioni agricole, il valore della qualità ha avuto un percorso complesso…Se inizialmente il concetto di qualità era invocato per differenziare i sistemi produttivi assegnando al sistema aziendale la garanzia della qualità intesa come valore, in seguito tale valore ha assunto nella realtà la funzione di garante della presenza e verificabilità di condizioni e norme volte al perseguimento di un prodotto di qualità…
URBER, con questa iniziativa ha voluto presentare le azioni che vedono impegnato il sistema consortile regionale, sul versante della salvaguardia qualitativa dell’acqua, e il confronto con l’istituzione regionale per la pianificazione delle azioni volte a migliorare la qualità dell’acqua con i rappresentanti della produzione, verificando con essi le modalità per il raggiungimento e consolidamento di un obiettivo strategico e vitale per la nostra economia agricola: produrre in eccellenza garantendo sino in fondo la qualità del prodotto…Un confronto necessario al fine di fissare in modo condiviso parametri scientifici per definire il concetto di “acqua di qualità” coerente alla più generale politica di produzione qualitativa della nostra agricoltura…
Un confronto dunque importante che al centro deve mettere le esigenze di una strategia produttiva, da affrontare con concretezza, realismo e collaborazione, consapevoli che solo un approccio siffatto potrà trovare una soluzione possibile e condivisa".
Nelle foto: sopra, Paola Zanetti ed Emilio Bertolini; sotto, Giorgio Pineschi del ministero dell’Ambiente
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Tutti gli interventi del convegno ‘Acqua da mangiare’ sono disponibili sul sito www.urber.it alla sezione Documenti, Convegni e seminari, Convegni Urber