Coinvolte le Associazioni imprenditoriali piacentine ed il Co.Sil. Piacenza nella fase di valutazione e di confronto cha ne ha accompagnato la formazione.
Piacenza, 12 aprile 2018 – La recente stagione siccitosa della primavera/estate 2017 ha posto ancora una volta, e in modo drammatico, il problema delle esigenze irrigue, potabili e di ripascimento della falda freatica di tutta l’area pedecollinare e di pianura della provincia di Piacenza. Per fare fronte all’emergenza saranno necessari tutti gli interventi di regimazione, accumulazione, impermeabilizzazione ipotizzati nei diversi studi o ipotesi di lavoro effettuati. Le esigenze del territorio richiedono tuttavia anche un aumento delle capacità di invaso oggi disponibili, in quanto la stagionalità delle precipitazioni è stata alterata dall’andamento climatico e, a periodi di eccessiva abbondanza della risorsa idrica, si alternano periodi gravemente siccitosi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con quello delle Politiche Agricole, ha predisposto un piano di iniziative concrete per la costruzione di invasi che possano aiutare a superare le più impellenti necessità agricolturali e gli usi idropotabili e siano dettate da uno spirito di salvaguardia dell’ecosistema, dal rispetto dell’ambiente e da una completa sostenibilità. Nel territorio Piacentino assume quindi rilevante valenza la promozione di invasi a scopo plurimo (idropotabile, irriguo e energetico), per un razionale, integrato e ottimale utilizzo delle risorse idriche disponibili: le Associazioni imprenditoriali del territorio sono interessate a garantire le migliori condizioni di gestione delle aziende dei loro associati ed Iren, azienda del territorio che si occupa di distribuzione idrica ed anche energetica, è interessata a garantire la quantità e qualità dell’acqua per uso potabile dell’intera provincia e anche a sviluppare tutte le possibili forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Da qui l’esigenza di costituire un gruppo di lavoro per studiare le possibili soluzioni al problema, formalizzato in un protocollo sottoscritto oggi tra Consorzio di Bonifica di Piacenza ed Iren. “Il protocollo siglato in data odierna” ha sottolineato il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani “segna una importante tappa nel percorso di individuazione di soluzioni per risolvere il problema: è stato infatti avviato un percorso per aumentare la capacità di invaso a servizio del territorio in funzione delle esigenze idropotabili ed irrigue, con annessa produzione di energia rinnovabile. Al percorso hanno partecipato anche le Associazioni imprenditoriali piacentine ed il Co.Sil.Piacenza ai quali va il mio personale ringraziamento per essersi messi a disposizione del territorio. È importante ripartire dalle infrastrutture, per rispondere ad esigenze di una intera comunità. E’ da un secolo che non si fanno più interventi strutturali strategici per l’immagazzinamento dell’acqua in questo territorio”. “Iren è sempre presente quando si tratta di dare sostegno al territorio, e di sviluppare iniziative utili per i cittadini e le imprese” ha rimarcato il Presidente della multiutility Paolo Peveraro. “Lo scorso anno, durante il periodo siccitoso, Iren si è adoperata in ogni modo per assicurare la disponibilità di acqua necessaria, affrontando problemi non indifferenti dal punto di vista logistico ed organizzativo. Questo accordo offre l’occasione per cercare di superare queste situazioni di emergenza, a tutto vantaggio di un territorio, quello piacentino, al quale Iren è profondamente legata”. Le parti si impegnano a costituire un gruppo di lavoro formato da tecnici indicati dal Consorzio di Bonifica e da Iren con lo scopo di esaminare tutti gli studi e la documentazione esistente e indicare quali eventuali ulteriori studi possano essere necessari per poter assumere una decisione preliminare indicativa delle scelte progettuali da effettuare successivamente. Tali valutazioni permetteranno di identificare la fattibilità tecnica di siti idonei per aumentare le capacità di invaso del territorio e quindi di delineare le scelte ottimali per il successivo passaggio alle fasi di progettazione e autorizzazione.