È stato siglato in questi giorni il nuovo protocollo d’intesa tra il Consorzio della bonifica di Burana e
“Si tratta di una sperimentazione già avviata negli anni scorsi che abbiamo formalizzato tramite un nuovo apposito protocollo di intesa per dare continuità ad una collaborazione che, ad oggi, ha dato buoni risultati” afferma il presidente del Burana Fausto Balboni, che aggiunge “il protocollo siglato si concretizzerà nell’impegno, da parte del Burana, per la realizzazione di interventi per il miglioramento delle caratteristiche di alcuni canali e nel mantenimento di livelli idrici adeguati alla vita dei pesci”.
“Il Burana, attraverso questo protocollo d’intesa, si impegna a migliorare alcuni corsi d’acqua in funzione della tutela della fauna ittica che vi dimora, in particolar modo innalzando il livello idrico di alcuni canali nel periodo invernale per fornire il migliore supporto alla Provincia di Ferrara nel suo compito di vigilanza sulla sopravvivenza dei pesci – ribadisce Gianni Chiarelli direttore dell’ente. – Ma agiremo anche per migliorare sponde e fondali, nonché per il ricambio e la circolazione idrica, attraverso interventi specifici nel nostro reticolo di bonifica nel ferrarese, proprio in funzione della sopravvivenza della fauna ittica qui presente. Ci presteremo inoltre al controllo e, ove possibile, alla limitazione di animali infestanti e invasivi come Gambero rosso della Louisiana, Nutria e Siluro d’Europa, specie alloctone che sono comparse già da alcuni anni nei canali di bonifica deturpando l’ecosistema e arrecando danni agli argini. Il protocollo che abbiamo sottoscritto prevede inoltre un continuo monitoraggio e informazione dell’Ufficio Pesca della Provincia in merito agli interventi programmati di abbassamento del livello idrometrico e, infine, la redazione di progetti specifici volti alle finalità di tutela della fauna ittica. Il tutto, però, senza scalfire uno dei compiti primari del nostro Consorzio: attraverso lo svaso dei canali in inverno assicurare alla popolazione i più alti livelli di sicurezza in vista di possibili ed imprevisti acquazzoni.”
Nella foto: il Canale collettore di Burana