Sono stati completati i lavori di ripristino e messa in sicurezza
dell’Impianto Sabbioncello (Quingentole di Mantova) del Consorzio di
Bonifica Burana, durati oltre 5 mesi. L’intervento ha riguardato uno dei
principali impianti di derivazione di acqua dal Po, avente un ruolo
cardine nella derivazione ai fini irrigui, non solo per il comprensorio
consorziale, ma anche per il Consorzio Terre di Gonzaga in Destra Po e per
l’Agro Mantovano Reggiano, servendo un territorio di circa 60.000 ettari.
Il primo progetto dell’impianto risale al 1949, e venne dimensionato per
una derivazione massima di 20 metri cubi al secondo nei periodi di
maggiore esigenza irrigua.
"A seguito di eccezionali escursioni del livello idrico del Po, che negli
ultimi anni vede repentine piene primaverili e autunnali avvicendarsi a
straordinarie magre estive – spiegano i tecnici del Burana – si erano
prodotti, anche per l’azione erosiva della corrente, gravissimi dissesti
delle arginature a valle dell’Impianto, con conseguente pregiudizio
dell’opera di presa. Le banchine limitrofe all’impianto erano diventate
ormai impraticabili ai mezzi di manutenzione, con grande difficoltà di
accesso alle opere di presa stesse anche per gli interventi ordinari. Era
quindi a rischio la sicurezza idraulica di un’ampia porzione di
territorio, che ora invece è stata ripristinata".
Gli interventi realizzati hanno riguardato la costruzione di una
massicciata in pietrame calcareo a valle dell’impianto sufficientemente
robusta da garantire all’opera la necessaria flessibilità in caso di
possibili fenomeni di scalzamento, oltre alla posa – tra le 6 grosse
tubazioni di alimentazione del canale Sabbioncello – di blocchi, sempre in
pietrame calcareo della stessa tipologia.