Modena, 7 luglio 2017 – Diverso è il territorio e diverse sono le funzioni: se la bonifica in pianura gestisce i canali, dunque corsi d’acqua artificiali creati dall’uomo, ad essere interessati dalla bonifica in montagna sono corsi naturali come rii e torrenti. Sempre di acque si tratta, però in montagna principalmente attraverso: la creazione e manutenzione di briglie che diminuiscono la velocità della corrente, la ripresa frane, la risagomatura di sponde, la creazione di fosse drenanti, ma anche la viabilità secondaria e la pulizia di alberi e arbusti invadenti. I compiti non sono quelli di scolo e irrigazione delle acque di pianura ma di difesa idraulica e tutela del suolo. Obiettivi comuni: prevenzione, protezione e valorizzazione del territorio inteso come ambiente, popolazione e imprese. Il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi afferma: “I Consorzi di Bonifica hanno visto ampliarsi molto i compiti dalla bonifica integrale dei primi del Novecento, la montagna tuttora vede una pluralità di Enti che la governano con compiti diversi. Ai Consorzi i comprensori di collina-montagna sono stati affidati dal Dopoguerra; oggi il Burana copre un territorio di oltre 86mila ettari dalle porte di Modena fino all’Abetone”. Aggiunge il Direttore dell’Ente, l’Ing. Cinalberto Bertozzi: “Il tema principale dell’area montana è quello della gestione dell’instabilità dei versanti, in particolare erosione e movimenti franosi: quello che tra addetti ai lavori chiamiamo dissesto idrogeologico.” Riprende Vincenzi: “Dall’8 luglio saremo presenti con una serie di eventi che raccontano il lavoro della bonifica in maniera divertente. Approfittiamo della presenza dei vacanzieri, accanto ai residenti, per fare informazione attraverso momenti di intrattenimento che trovano sempre un riscontro molto positivo nella gente. Nella nuova sezione Virtual tour del nostro sito si può inoltre vedere una panoramica delle opere in Appennino viste dal drone.” Si comincia sabato 8 luglio a Riolunato con un doppio appuntamento: al pomeriggio il laboratorio per bambini “Il paesaggio della bonifica”. Un gioco in 3D per bambini con forbici, carta e colla per ricostruire il ciclo dell’acqua e l’apporto delle attività del Consorzio nel paesaggio. Alla sera sempre a Riolunato va in scena lo spettacolo “Ponti e ponticelli”: un bizzarro custode trascina un pesante baule, il museo dell’acqua e della bonifica; aneddoti, curiosità e notizie storiche che coinvolgono tutti i bambini e i ragazzi in un bellissimo viaggio alla scoperta del ciclo dell’acqua e dell’opera della bonifica nelle nostre terre. L’appuntamento successivo è il 18 luglio a Guiglia, con il teatro dei burattini e lo spettacolo “Nel paese senza memoria”: protagonisti il Dottor Balanzone e Sandrone. Il messaggio, in versione artistica, è quello dell’importanza della tutela del territorio e del paesaggio, con particolare riferimento alla gestione delle acque. E via di altre date e luoghi fino a ottobre.
ANCHE LA MONTAGNA HA BISOGNO DELLA BONIFICA. Il Burana dà il via ad una serie di appuntamenti per grandi e bambini nel territorio collinare e montano per raccontare le diverse funzioni della bonifica.
News - 7 Lug, 2017
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