Grande soddisfazione viene espressa dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) per la presentazione di una risoluzione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sottoscritta da 21 componenti (primo firmatario: Nicodemo Oliverio) per impegnare il Governo a “destinare risorse aggiuntive straordinarie alla realizzazione di interventi infrastrutturali mirati a raccogliere l’acqua in eccesso, evitandone gli effetti catastrofici, e a conservarla per il periodo primaverile/estivo, mitigando così la scarsità di risorse idriche”.
Roma, 22 giugno 2017 – Lo stesso documento chiede di “destinare risorse mirate in modo specifico alla progettazione e realizzazione di tecniche innovative di ricarica degli acquiferi e di gestione delle risorse idriche a fini irrigui, attualmente nel patrimonio conoscitivo e progettuale dei Consorzi di bonifica”, nonché di “accelerare le procedure necessarie al tempestivo utilizzo delle risorse finanziarie già disponibili per il settore irriguo, tenuto conto della esistenza di idonei progetti già cantierabili presso i Consorzi di bonifica.” A fare da premessa alla sollecitazione al Governo, c’è la consapevolezza delle pesanti conseguenze, che i cambiamenti climatici, anno dopo anno, arrecano all’agricoltura (le Organizzazioni Professionali Agricole già parlano di un miliardo di danni per quest’anno) e dell’importanza ambientale dell’irrigazione, riconoscendo il ruolo fondamentale, che svolgono “i Consorzi di bonifica e irrigazione che, in regime di sussidiarietà e di autogoverno, con le loro attività polivalenti diffuse sul territorio, provvedono a realizzare e gestire azioni finalizzate nel contempo alla sicurezza territoriale, alimentare ed ambientale.” Il documento ricorda anche come “nelle più qualificate sedi tecnico-scientifiche ed istituzionali è emersa già da tempo l’esigenza di indispensabili interventi finalizzati all’ammodernamento di importanti impianti pubblici esistenti, di azioni di manutenzione straordinaria e di introduzione di innovazioni tecnologiche finalizzate sia a una migliore efficienza degli impianti irrigui che alla raccolta delle acque per evitarne la dispersione a mare durante le stagioni di pioggia, con la realizzazione, ad esempio, di casse di espansione e l’utilizzazione di cave dismesse.” A tal proposito, si legge, “di recente il Governo ha destinato 300 milioni di euro per il finanziamento di azioni nel settore irrigazione, finalizzandoli al miglioramento dell’efficienza del sistema di reti pubbliche di distribuzione irrigua ed al completamento degli impianti; il MIPAAF ha recentemente reso noto che, nell’ambito degli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, gli sono stati assegnati 107,65 milioni di euro per la realizzazione di interventi riguardanti infrastrutture irrigue e di difesa del suolo, allo scopo di garantire una maggiore efficienza delle reti irrigue e di realizzare importanti sistemazioni idrauliche; tali investimenti, pur attestando la particolare attenzione riservata al settore dell’agricoltura irrigua, non risultano però sufficienti per poter realizzare tutte le opere necessarie a limitare i danni conseguenti al cambiamento climatico; risulta quindi necessario un incremento dell’impegno economico finalizzato alla disponibilità dell’acqua irrigua e alla lotta alla desertificazione, per garantire sia la sicurezza territoriale, alimentare e ambientale sia la valorizzazione delle risorse locali con il sostegno alle attività produttive, turistiche, artigianali e civili, in una prospettiva di sviluppo sostenibile dell’economia e dell’occupazione.” “La presentazione di questa risoluzione in Commissione Agricoltura della Camera –commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – è un ulteriore tassello nel percorso di affermazione dell’irrigazione non solo come elemento produttivo fondamentale per l’agricoltura mediterranea, ma anche come determinante elemento di equilibrio ambientale”. “La sensibilità politica che sta maturando, ad ogni livello, conforta non solo l’azione quotidiana dei Consorzi di bonifica sul territorio, ma anche azioni come la recente nascita dell’associazione “Irrigants d’Europe”, che ci ha visto protagonisti nella costruzione di un fronte comune con le agricolture irrigue di Francia, Spagna e Portogallo per incidere maggiormente a livello comunitario” conclude il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano.