Grazie al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e al contributo fondamentale della Regione Emilia Romagna i lavori sono arrivati al loro completamento
Reggio Emilia, 29 Maggio 2017 – A 5 anni dal terremoto dell’Emilia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato oggi alcuni luoghi simbolo in cui si verificarono i tragici eventi. Nelle sue parole: “ La vostra ricostruzione è un punto di riferimento” va il riconoscimento ad un lavoro di risistemazione rapido quanto desiderato dalle comunità. E oggi 29 maggio 2017, trascorsi 5 anni esatti sisma che ha causato quegli ingenti danni, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale evidenzia l’opera svolta, grazie alla collaborazione e al sostegno della Regione Emilia Romagna, nell’importante nodo idraulico di Mondine di Moglia (Mn). Un impianto a servizio di una vastissima area che comprende gran parte dei territori reggiani, mantovani e modenensi. Il predetto main-shock ha infatti provocato all’impianto idrovoro ( del 1925) , il crollo di una parte della cabina dei trasformatori, l’abbassamento di una trave nella sala macchine, il danneggiamento dell’impiantistica di media tensione e l’allargamento dei giunti con evidenti fessurazioni nella restante parte dell’edificio. I gravi danni arrecati hanno reso così inagibile l’impianto mettendolo fuori servizio. A tale calamità il Consorzio di Bonifica reagì con forza e già due settimane dopo aveva realizzato un essenziale impianto irriguo provvisorio al fine di preservare la stagione delle produzioni agricole dell’area. Nello stesso anno è iniziata poi l’opera di risistemazione e progettazione dell’impianto per una adeguata ricostruzione e consolidamento con ammodernamenti adeguati e utilizzando le migliori tecnologie innovative. A settembre 2013 sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo impianto di sollevamento delle acque, oggi del tutto antisismico, della portata scolante pari a quella dell’idrovoro storico. Ora, proprio in concomitanza con questo triste anniversario, il Consorzio dell’Emilia Centrale sta ultimando i lavori alla nuova opera che garantirà la sicurezza e difesa idraulica della comunità e di un esteso territorio di oltre 50mila ettari all’interno del bacino delle acque alte del comprensorio servito dall’ente. Contestualmente è stato ultimato e messo in funzione anche il nuovo impianto irriguo che serve 27 mila ettari di terreni agricoli. Un lavoro da circa 20 milioni di euro nella sua complessità che testimonia l’intensa attività svolta e che tra pochi mesi sarà perfettamente pronto per la sua inaugurazione.