Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, nell’ambito del recupero strutturale dell’ottocentesco impianto idrovoro di Marozzo, oggi destinato a Museo della Bonifica, bandisce la 1° edizione di un concorso nazionale tra artisti “DE AQUA ET TERRA”, per la realizzazione di una scultura da destinare all’Ecomuseo della Bonifica di Marozzo, in comune di Lagosanto (FE).

Ferrara, 8 maggio 2017 –  un territorio sotto continuo controllo idraulico. Idrovore sempre pronte ad allontanare le acque in eccesso o a distribuirle nei campi alle coltivazioni assetate. Un vasto bacino circondato dal mare e dall’acqua dei fiumi Po e Reno. Dagli interventi di Borso d’Este, all’epopea degli scariolanti, sino agli attuali impianti idrovori, la storia di Ferrara è storia di acqua, di fiumi, di paludi e di fame di terra. La bonifica idraulica ha determinato la trasformazione del suo territorio: significativi sono gli aspetti sociali, economici e tecnologici che hanno accompagnato il processo di conquista di terre coltivabili e di insediamento, percorso mai concluso e  quotidiano impegno di difesa del  territorio. Nel 1986 le pompe del vecchio idrovoro di Marozzo si spengono e inizia a funzionare un nuovo impianto idrovoro per mantenere bonificato un territorio di 17.000 ettari. Da quel momento nasce l’idea di recuperare il complesso di Marozzo che ha rappresentato il primo grande impianto meccanico della bonifica ferrarese (1872). Nel 2006 apre la Casa della Memoria. Primo passo del Museo per la conoscenza della bonifica meccanica attraverso la creazione di spazi per la didattica, la convegnistica e l’ospitalità, la sistemazione dell’area esterna (6 ettari) a parco con possibilità di accesso direttamente dal fiume Po di Volano. Bisognava valorizzare le unicità. Marozzo, dove convivono impianti antichi e modernità tecnologiche dalle prime macchine a vapore fino alle modernissime pompe automatiche, e il territorio della Bonifica ferrarese e del Parco del Delta del Po. Un campo talmente vasto di argomenti che partendo dall’ingegneria idraulica coinvolge il territorio, l’ecologia, l’agraria, l’economia, il turismo. Per questo da MUSEO DELLA BONIFICA ad ECOMUSEO (nome usato la prima volta nel 1971 dal Ministro dell’Ambiente francese M. Robert Poujade) per realizzare un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio. L’ecomuseo (o museo diffuso) riscopre e tutela le tracce delle società rurali in un momento in cui l’urbanizzazione, le nuove acquisizioni tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali, rappresentano un rischio di completa dimenticanza di un patrimonio culturale millenario. Ecomuseo quindi come strumento di riappropriazione del proprio passato attraverso la ripresa di edifici storici, la protezione di ambienti naturali, il recupero di attività lavorative del passato, lo sviluppo della memoria collettiva di una comunità. L’obiettivo primario è far riscoprire al territorio la propria identità, ma non solo. Da un lato il passato attraverso la conservazione e la tutela del patrimonio storico-culturale collettivo, dall’altro il futuro come luogo per attività didattiche, manifestazioni all’aperto, mostre e convegni, eventi culturali e del territorio in genere. Appartiene alla comunità che è essa stessa l’Ecomuseo.

Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, nell’ambito del recupero strutturale dell’ottocentesco impianto idrovoro di Marozzo, bandisce la 1a edizione del Concorso Nazionale di Scultura PREMIO “De Aqua et Terra”, rivolto ad artisti di tutte le età, anche studenti delle Accademie delle Belle Arti. Scadenza il 31 maggio 2017. Il bando del concorso, modulo di iscrizione, planimetrie, galleria fotografica e presentazione dell’Ecomuseo sono consultabili sul sito del Consorzio, all’indirizzo www.bonificaferrara.it