Le innovazioni su tecnologia e risparmio idrico in agricoltura, cura e salvaguardia del territorio nelle lezioni dei laboratori scolastici della Bonifica. Intervenuto anche il sindaco di San Secondo Dodi

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San Secondo (PR), 11 aprile 2017 – Per gli istituti tecnici Galilei e Bocchialini, quasi 1.300 studenti tra Parma e San Secondo, l’importanza di confrontarsi periodicamente con chi gestisce direttamente il territorio ed i suoi equilibri idraulici, può risultare strategica. Coloro che diventeranno, in breve tempo, i primi attori del comparto agroalimentare – che nel territorio della pianura padana è essenziale per economia ed occupazione – hanno avuto l’opportunità di apprendere numerose ed utili novità per quella che sarà la loro professione. I laboratori interattivi di Acqua e Territorio Lab, lezioni a carattere tecnico-scientifiche in classe ed un simposio riassuntivo finale con esperti, fanno parte infatti di un progetto ormai collaudato nei diversi istituti della regione, già operativo da due anni. Ideato da ANBI Emilia Romagna (l’associazione che unisce i Consorzi di bonifica) in collaborazione con il CER (Canale Emiliano Romagnolo) il progetto ha il il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale e della Regione Emilia Romagna. Così, nei giorni scorsi, grazie all’interessamento del docente dell’istituto e agronomo Giacomo Corradi le quarte classi hanno partecipato ad un incontro formativo completo sul valore dell’acqua per il nostro territorio organizzato dal Consorzio di Bonifica Parmense insieme ad ANBI E CER. All’incontro è intervenuto anche il sindaco di San Secondo Parmense Antonio Dodi che non ha mancato di sottolineare come: “l’estesa rete del Consorzio locale sia riuscita in molte occasioni ad arginare gravi fenomeni alluvionali e come oggi sia assolutamente essenziale per il mantenimento delle economia della Bassa grazie all’irrigazione. Un’irrigazione che cambia, si adegua e perfeziona anche in conseguenza alle drastiche variazioni climatiche globali che influenzano pesantemente gli equilibri precostituiti: “Oltre l’80% del cibo della nostra terra – ha commentato il ricercatore del CER Gioele Chiari – è frutto dell’apporto di risorsa idrica che la rete di bonifica assicura alle colture”. Un dato assai importante che – come ha ribadito il coordinatore di ANBI Emilia Romagna Antonio Sangiorgi – “ fa si che la nostra regione, a differenza della gran parte delle altre, sia considerata nei fatti un territorio al 100% di bonifica”. Il Consorzio di Bonifica Parmense è intervenuto con il presidente Luigi Spinazzi che ha approfondito – attraverso una dettagliata panoramica delle attività quotidiane svolte dall’ente che guida – tutte le sfere di azione reale in cui la Bonifica è impegnata: dalla difesa idraulica e prevenzione del dissesto idrogeologico al il risparmio idrico in agricoltura, fino al l’attualissimo laboratorio Bonifica Lab che grazie al coordinamento delll’esperto Riccardo Franchini e all’ingegnere ambientale Elisa Trombi consente di poter disporre di una vera e propria stazione ecologica itinerante che può effettuare analisi in tempo reale in tutto l’ampio sistema di rete di bonifica che nel Parmense raggiunge i 1500 km complessivi.