Ora Ghiarole, suggestivo abitato accanto alla cinematografica Brescello, può dormire sonni tranquilli. “Siamo infatti intervenuti per sistemare lo scarico del Canalazzo a foce Enza dopo il crollo seguito alla piena del 2005” spiega Emilio Bertolini, presidente del Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza.
Con un intervento di 176.000 €, finanziato dall’Assessorato Agricoltura della regione Emilia Romagna, sono stati ultimati i lavori di consolidamento del manufatto di sbarramento del Canalazzo, posto allo sbocco in torrente Enza, in località Ghiarole, nel comune di Brescello. Un’opera vieppiù sollecitata dal sindaco del paese rivierasco a tutela dell’abitato dell’antica frazione.
“I lavori sono stati progettati e diretti dal Consorzio della Bonifica Bentivoglio Enza e sono stati eseguiti dall’impresa Bacchi di Boretto – spiega il direttore dell’ente consortile, Vito Fiordaligi -. L’opera è costituita da due paratoie, che regolano il passaggio delle acque, e da una vasca di dissipazione; il manufatto ha una notevole importanza per la difesa dalle piene sia dell’Enza che, soprattutto, del Po”.
Cosa accadrà ora durante le piene di uno o di entrambi i fiumi?
“La chiavica è dotata di due paratoie simmetriche – risponde il direttore Fiordaligi – che vengono chiuse dai guardiani idraulici del consorzio di bonifica per impedire il rigurgito della piena lungo il Canalazzo di Brescello. In questo modo le acque non possono travasare verso l’interno del territorio di bonifica ed è scongiurato il possibile alluvionamento del centro abitato delle Ghiarole. E’ bene ricordare che in quella località, il fiume Enza risente totalmente l’influenza delle piene del fiume Po”.
“Tengo a rilevare – conclude il presidente Bertolini – che i lavori sono stati portati a termine, proprio per i motivi di incombente pericolo in caso di eventi di piena, con una certa celerità. Abbiamo operato in estate nel periodo in cui si è potuto deviare le acque a monte per salvaguardare il lavori di cantiere”.
IL DETTAGLIO DELL’INTERVENTO
Scarico del Canalazzo a foce Enza: un punto singolare lungo l’argine del fiume che rappresentava un punto debole dopo che l’argine dell’Enza stesso è stato rinforzato a seguito degli eventi di piena eccezionale del fiume Po del 2000.
L’intervento operato dal Consorzio di Bonifica Bentivoglio Enza è consistito nel convogliamento delle acque di scarico (oltre 30 mc/s) dalla chiavica fino all’alveo dell’Enza mediante una canala, con vasca di dissipazione di energia al piede dell’esistente salto di fondo.
I lavori sono stati portati a termine in due lotti; col primo, eseguito subito dopo il crollo, si è messo in sicurezza quanto ancora recuperabile e si è bloccata l’erosione arginale; col secondo si sono fatte opere necessarie affinché la chiavica abbia una resistenza e durata consona all’importanza dei luoghi da presidiare; il secondo lotto è stato eseguito durante l’estate 2006. L’opera rappresenta un grande sollievo per gli abitanti delle Ghiarole che adesso sono più protetti dalle piene sia dell’Enza che del Po.