“E’ un ottimo esempio del servizio svolto dai consorzi di bonifica a favore di aree artigianali, industriali e della collettività” è il commento dell’ingegner Salvatore Vera, direttore del Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia, nel presentare la Cassa d’espansione della Cavata occidentale a Carpi, un intervento da poco concluso e costato 222.000 euro.
Di cosa si tratta?
“E’ un’opera – risponde il direttore del Consorzio di Bonifica – che ha il compito di accogliere le abbondanti acque che, in caso di piogge violente, derivano dalla nuova area industriale a Ovest del Comune di Carpi (di 33.000 metri quadri) e dall’adiacente area agricola (di 232 ettari)”.
Ma per accogliere le acque delle piene non ci sono già i canali?
“Sono insufficienti. La realizzazione di aree industriali e urbane, infatti, rendono i suoli impermeabili, cosicché l’acqua corre più velocemente verso i canali: per questo occorrerebbe aumentarne le dimensioni. Ciò non sempre è possibile: i canali sono manufatti spesso secolari e per ammodernarli occorrono interventi molto costosi, per di più a scapito delle proprietà private limitrofe”.
Quindi?
“Per garantire l’espansione dell’area artigianale e industriale a Ovest di Carpi, il nostro Consorzio di Bonifica ha proposto un progetto col quale, in caso di piogge violente, le acque di quest’area vengono temporaneamente immagazzinate nella nuova cassa d’espansione. Ha una superficie di 10.140 metri quadri e potrà contenere in sicurezza sino a 15.620 mc d’acqua, poi rilasciati gradualmente a piena esaurita. In questo modo non è stato necessario stravolgere il canale già esistente della Cavata. Abbiamo risolto il problema del rischio legato agli insediamenti che già usufruiscono del cavo, sia di quelli immediatamente a valle dello scarico”.
La nuova cassa d’espansione, che sorge tra via san Giacomo e la Sp n. 1 “Sorbarese”, avrà anche una importante funzione di riequilibrio naturalistico. E’ circondata da cespugli lungo i confini e al suo interno ospita essenze vegetali tipiche della Bassa modenese e di zone umide, quali olmi, pioppi bianchi e neri, salici. Si popolerà autonomamente di una fauna particolare; sotto controllo la moltiplicazione degli insetti infestanti, con interventi programmati di trappolaggio nel periodo compreso da marzo e ottobre.
L’opera è stata progettata e realizzata dal Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia, che ne curerà altresì la manutenzione: è stata finanziata dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito della legge regionale 9/99 per la difesa dei suoli. L’intervento è stato svolto di concerto col Comune di Carpi, la Provincia di Modena e i privati che hanno messo a disposizione l’area.