Dopo ampia ed articolata consultazione con le Organizzazioni delle Categorie Agricole e gli imprenditori del settore interessati, il Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia adotterà, nel prossimo Consiglio di Amministrazione straordinario del 15 Marzo 2005 un nuovo Regolamento Irriguo ispirato al principi del risparmio idrico e dell’utilizzo mirato delle risorse non rinnovabili, sui quali è impostato il Piano Regionale di Tutela delle Acque adottato nello scorso mese di Dicembre dal Consiglio Regionale.
Con la nuova regolamentazione della distribuzione dell’acqua, il Consorzio intende perseguire i seguenti obiettivi:
– soddisfare le esigenze irrigue dei consorziati in conformità ai principi generali sopra detti;
– razionalizzare la distribuzione della risorsa idrica, ottimizzando l’uso delle diverse fonti di approvvigionamento (Fiume Po, Fiume Secchia, Torrente Tresinaro, prelievi da falda, riutilizzo di acque reflue recuperate);
– ottimizzare la gestione della distribuzione irrigua al fine di contenere i costi energetici, limitare il consumo di risorse idriche, razionalizzare l’uso delle infrastrutture e accrescere l’efficienza del personale impegnato nel servizio;
– favorire l’adozione, anche da parte dei consorziati, di misure di conservazione e di risparmio delle risorse idriche;
– soddisfare le esigenze extra-irrigue quando le dotazioni sono disponibili e compatibilmente con le esigenze di gestione della rete e con le disposizioni di legge in materia di usi plurimi delle acque.
Le principali novità possono riassumersi come segue:
§ Definizione all’interno della stagione irrigua (di norma 1 aprile – 30 settembre) di un periodo di Alta Idroesigenza (di norma 27 maggio – 3 settembre);
§ Nel periodo di Ridotta Idroesigenza la distribuzione avverrà con esclusione dei giorni di sabato, domenica e festivi; nel periodo di Alta Idroesigenza l’irrigazione potrà essere continua e consecutiva (compresi quindi i sabati, le domeniche e i giorni festivi infrasettimanali) in relazione alle effettive esigenze irrigue.
§ Nel periodo di ridotta idroesigenza il Consorzio, pianificherà l’invaso e lo svaso della rete e organizzerà la distribuzione aggregando le richieste d’irrigazione per canale e per periodi al fine di conseguire la maggiore economicità della gestione.
§ Nel periodo di Alta Idroesigenza, il Consorzio si riserva la facoltà di stabilire, tenuto conto delle dotazioni idriche disponibili, dei turni di approvvigionamento dell’acqua.
§ Gli utenti che intendono irrigare nel periodo di ridotta idroesigenza devono presentare entro il 15 marzo di ogni anno il Piano Colturale e il relativo schema di somministrazione;
§ Il volume irriguo da erogare per ciascun appezzamento è determinato mediante il calcolo del bilancio idrico della superficie da irrigare: per ciascun tipo di coltura viene fissata una dotazione massima ed un numero di irrigazioni standard su base agronomica ;
§ Dopo il 15 agosto non saranno esaudite le richieste di irrigazione relativamente a quelle colture per cui dal calcolo del bilancio idrico risulta nulla l’esigenza irrigua e per le quali si trova medesima indicazione nei Bollettini Settimanali di Informazione delle Province di Reggio Emilia e di Modena (il bollettino è redatto con il contributo dei Tecnici di assistenza alle produzioni, del Consorzio Fitosanitario, del Consorzio difesa produzioni intensive e dei Consorzi di Bonifica).
§ In ogni caso dopo il 3 settembre verranno esaudite solo le irrigazioni per le quali dal calcolo del bilancio idrico risulti una effettiva esigenza per la coltura.
§ Per riguarda gli utenti che intendono adottare sistemi di irrigazione (quali ad esempio goccia, manichetta traforata, sottochioma, sub-irrigazione) che comportano attingimenti di entità ridotta (portate indicativamente inferiori ai 50 l/s) con erogazioni prolungate nel tempo (superiori alle 6 ore per ettaro) o comunque con elevate frequenze di prelievo (inferiori alla durata del turno del canale), il Consorzio potrà subordinare l’autorizzazione alla irrigazione alla realizzazione di un invaso aziendale, che potrà essere riempito nel periodo di bassa idroesigenza e rimpinguato eventualmente anche durante il periodo di Alta Idroesigenza, secondo la dotazione e i turni fissati dal Consorzio.
Se, com’è prevedibile, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia Secchia approverà il nuovo Regolamento Irriguo, esso potrà entrare in vigore in via sperimentale, con la gradualità necessaria, già nel corso della prossima campagna irrigua.
Pertanto è stata già avviata la necessaria informazione e formazione degli addetti al servizio irriguo.
Il Consorzio inoltre attiverà un servizio di assistenza tecnica per gli utenti che intendessero usufruire dei contributi regionali all’ammodernamento dei sistemi irrigui ed alla realizzazione di invasi aziendali.
Peraltro, considerato che nonostante l’adozione delle misure di risparmio le risorse irrigue disponibili per la zona di alta pianura si ridurranno e risulteranno prevedibilmente insufficienti, a causa della riduzione delle portate derivabili conseguente all’obbligo del rispetto del Deflusso Minimo Vitale nel Fiume Secchia, il Presidente Poncemi coadiuvato dallo staff dirigenziale del Consorzio è fortemente impegnato per il reperimento di nuove disponibilità idriche.
Le prime ad essere recuperate dovrebbero essere le risorse idriche (oltre 1 milione di mc) rese disponibili dall’ampliamento dell’invaso a monte della Traversa di Castellarano, previsto da un progetto dell’importo di 9.500.000 Euro, redatto già da circa un anno ed approvato da tutti gli Enti competenti, anche in sede locale, incluso in posizione prioritaria dalla Regione nell’elenco delle opere del Piano Idrico Nazionale, che dovrebbe essere finanziato a breve dal Ministero delle Politiche Agricole di concerto con quello dell’Ambiente.
Per fare fronte alle prevedibili carenze di risorsa irrigua sono già state attivate varie iniziative con risorse economiche sia del Bilancio Consorziale che di provenienza pubblica, quali : l’uso ai fini irrigui degli acquedotti per uso plurimo già esistenti nell’alta Pianura, sulla base di accordi con l’AGAC di Reggio Emilia e la SAT di Sassuolo, al fine di ridurre drasticamente le dispersioni di risorsa idrica durante la distribuzione, la presa in gestione di tre pozzi privati che sono stati connessi alla rete consortile nonchè la realizzazione di tre nuovi impianti di sollevamento di acque provenienti dal fiume Po, per l’alimentazione di soccorso della rete tradizionalmente alimentata dal fiume Secchia.