“I Consorzi di bonifica, quando sono valorizzati come in Emilia Romagna, non solo sono esempio di efficienza operativa, ma sono portatori di valori e buone pratiche a servizio del territorio.”
Lo afferma Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenendo all’inaugurazione della nuova sede del Consorzio di bonifica Parmense, ubicata nella “città ducale e del Teatro Regio”.
“Troppo spesso – evidenzia Gargano – sfugge che i Consorzi di bonifica sono l’unica esperienza concreta di federalismo fiscale perché, attraverso il contributo di bonifica, ricevono risorse dai consorziati, destinate ad essere reinvestite nel territorio per l’ordinaria attività di manutenzione idrogeologica; per questo, non ricadono nella spesa pubblica, ma anzi apportano risorse aggiuntive. Sono una realtà operante nel segno del principio europeo e costituzionale della sussidiarietà, cioè privati cittadini, nel caso i proprietari di immobili urbani ed extraurbani, uniti per gestire interessi comuni, quali la salvaguardia da frane ed alluvioni, la gestione delle acque irrigue, la tutela ambientale. In altri termini, donne ed uomini a diretto servizio di una comunità, applicando un democratico sistema elettorale ogni 5 anni. Per ciò, la nuova sede del Consorzio di bonifica Parmense non può che nascere nel segno dell’apertura al territorio ed alle sue attività, che troveranno nell’ente consortile un partner di quello sviluppo, di cui la sicurezza idrogeologica è condizione primaria.”