Bologna 7 marzo 2016 – Progetti europei, ricerca avanzata, sperimentazione scientifica strettamente legata all’innovazione tecnologica e soprattutto uno straordinario mezzo per fare arrivare l’irrinunciabile risorsa acqua alle colture tipiche del bolognese e di tutta la Romagna che diversamente sarebbero all’asciutto senza il vitale apporto idrico del Canale Emiliano Romagnolo. A questo poi, negli ultimi anni, come valore aggiunto non di seconda rilevanza, si è sommato un indispensabile contributo delle acque del CER per gli utilizzi civili/idropotabili, acque utilizzate dai potabilizzatori romagnoli che forniscono un approvvigionamento costante a oltre mezzo milione di persone che aumentano notevolmente durante i periodi di massima affluenza turistica. Stamane i membri del rinnovato consiglio, eletti nei rispettivi Consorzi di Bonifica associati, ma anche in rappresentanza dei diversi enti territoriali si sono riuniti a Bologna e all’unanimità hanno riconfermato alla presidenza dell’ente l’imprenditore agricolo di Brisighella Massimiliano Pederzoli per altri cinque anni di mandato amministrativo. Una fiducia piena confermata senza esitazione dai membri che non arriva per caso visto che proprio Pederzoli, nel corso dell’ultima legislatura, ha saputo coniugare con la sua guida la funzione prettamente tecnica irrigua del canale e quella civile/idropotabile – a beneficio dell’agroalimentare e delle economie del territorio – con una lungimirante programmazione innovativa proiettata nel futuro e all’insegna della ricerca e delle nuove applicazioni scientifiche. Grazie a queste linee guida d’indirizzo oggi il Canale Emiliano Romagnolo, oltre alla sua storica funzione ha guadagnato un’alta considerazione a livello europeo e globale in virtù dei suoi progetti scientifici ed è diventato anche un vero e proprio laboratorio di sperimentazione delle migliori tecniche sul risparmio idrico all’insegna di pratiche virtuose che rappresentano un modello da imitare non solo nel nostro paese. Il sistema Irrinet – diventato oggi nazionale sotto il nome di Irriframe – per esempio è stato pensato, sviluppato e concretizzato proprio dal CER grazie al contributo fattivo dell’attuale direttore generale Paolo Mannini e del suo staff di esperti; un sistema che consente oggi all’impresa agricola di poter sapere anticipatamente e con precisione quando, quanto, come e perché irrigare in un’ottica di generale risparmio di risorsa e riducendo i costi di impresa. “Numerose professionalità trovano al CER il comune obiettivo di raggiungere traguardi importanti dal punto di vista tecnico-scientifico e aggiungo agronomico – ha sottolineato Pederzoli – questa mia conferma che accolgo con grande spirito di servizio mi rassicura sulle scelte di indirizzo compiute in questi anni di lavoro. Un ente con funzione pubblica come questo prima di tutto oltre alla sua funzione specifica deve avere un’identità, un’anima e personalità innovative in grado di offrire un contributo sempre nuovo e costruttivo. Il CER e la sua tecnologia sono così una precondizione per fare innovazione reale in agricoltura, poi però servono persone di qualità e stimoli per raggiungere nuovi obiettivi utili per la collettività”.
Nel ruolo di vicepresidenti sono stati eletti i due imprenditori
Carlo Carli e Luca Garutti