Modena, 4 febbraio 2016 – Le attività del Consorzio della Bonifica Burana, sia in fase emergenziale che in fase di manutenzione ordinaria e programmazione strutturale, ha avuto negli ultimi tempi notevole impulso per la salvaguardia del territorio. Il salto di qualità, ottenuto sotto la presidenza dell’imprenditore agricolo Francesco Vincenzi, oggi presidente dell’ANBI italiana, ha così consentito al nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri pomeriggio, di poter guardare al futuro più immediato con continuità di pianificazione condivisa.
Insieme al presidente Vincenzi sono stati eletti anche i componenti del Comitato Amministrativo:
Francesco Vincenzi, Presidente
Luigi Maccaferri, Vice Presidente e rappresentante all’interno del C.E.R. (Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo)
Manuel Quattrini, Vice Presidente
Andrea Costa, Membro
Alberto Vaccari, Membro
Un consiglio di 24 componenti di cui 3 sindaci del comprensorio: Silvestri Francesca, Sindaca di Bastiglia, Borghi Sauro, Sindaco di San Prospero e Ferroni Corrado, Sindaco di Pieve Pelago.
Vincenzi ha espresso il suo personale ringraziamento ponendo l’accento su quelli che dovranno essere gli obiettivi più immediati: “ Ciò che abbiamo fatto finora va consolidato ed esteso – ha rimarcato il presidente – sisma e alluvione hanno assorbito una parte considerevole dell’attività consortile, anche se l’impegno più importante è stato quello di mantenere inalterata l’efficacia dell’operato quotidiano del Consorzio nell’intercettare e scaricare in fiume le acque meteoriche e nel ridistribuirle a favore dei prodotti agricoli e dell’ambiente nel suo complesso. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle nuove sfide istituzionali: l’adozione del Piano triennale di prevenzione corruzione e trasparenza, il raggiungimento della Certificazione di un sistema di Gestione Qualità conforme alla norma ISO 9001:2008, la redazione del nuovo Piano di classifica per il riparto degli oneri consortili e l’aumento dell’impegno tecnico-economico in territorio montano, dal quale dipende anche la sicurezza della pianura. Il Consorzio della Bonifica Burana ha dimostrato di saper affrontare con determinazione i propri compiti anche grazie all’impegno del Consiglio e di una struttura competente che sa come mettere in atto l’esperienza maturata. Ora ci attendono nuovi obiettivi che vanno nella direzione di un Consorzio sempre più operativo per la salvaguardia del territorio, a condizione che si creino le basi legislative affinché l’esperienza dell’Ente possa, a tutti gli effetti, contribuire all’auspicato cambiamento da cui non è più possibile prescindere se intendiamo dare un futuro alle nuove generazioni. Abbiamo assistito a 60 anni di sviluppo urbanistico indiscriminato su un territorio fragile senza pensare alle conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti. Al riguardo prosegue Vincenzi, la Legge sul consumo di suolo non può più attendere in quanto è alla base per cambiare i modelli di sviluppo del nostro paese e i Consorzi di Bonifica hanno le carte in regola per diventare i “programmatori” del territorio a 360°, grazie alla loro conoscenza ed esperienza.