Piacenza, 10 aprile 2025 – Luigi Bisi presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza fa il punto su alcune questioni legate alla diga del Brugneto: “Stiamo lavorando con, e per, il territorio. Poco più di un anno fa abbiamo incontrato i comuni piacentini il cui territorio si affaccia sul fiume Trebbia, la provincia di Piacenza, le associazioni datoriali del territorio piacentino, Legambiente Piacenza, i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Occidentale (Parchi del Ducato) e i consiglieri regionali piacentini in carica. Ne è seguito un percorso e una lettera di intenti tra i soggetti sopra indicati con l’impegno reciproco ad approfondire gli aspetti legati alla diga del Brugneto e al territorio piacentino. Di questo tavolo, il Consorzio è coordinatore”.

La procedura in corso interessa le due regioni Liguria ed Emilia Romagna, poiché, come è noto, la diga del Brugneto intercetta le acque del torrente Brugneto in Liguria. Acque che, naturalmente, defluirebbero verso il Trebbia e poi al Po: “Come ogniqualvolta sia necessario, tra il Consorzio di Bonifica e la Regione Emilia Romagna, è attivo un dialogo che, in questo caso vede l’ente piacentino con un ruolo consultivo e referente per il territorio”.

L’impegno del Consorzio di Bonifica prosegue anche con un lavoro portato avanti internamente dalla struttura: “Abbiamo nominato una commissione interna rappresentata da una parte dei Consiglieri e da una parte dei componenti che rappresentano il tavolo di cui sopra sempre con lo scopo di approfondire le tematiche di interesse per il territorio.  E, con il fine di avere un quadro il più possibile completo, abbiamo audito anche professionisti che hanno seguito le vicende negli anni”.

Si tratta una partita complessa e articolata dove l’impegno del territorio piacentino continua. Luigi Bisi prosegue: “Fa piacere che da parte della cittadinanza ci sia un tale coinvolgimento, vista l’importanza della risorsa idrica per il territorio. Come è ovvio che sia, però, di fronte a questioni come quelle all’attivo, non è un singolo cittadino, come pure non è il Consorzio di Bonifica da solo, a poter dare risposte definitive e conclusive sulle questioni. In alcuni casi, iniziative private con inutili allarmismi, seppur fatte in buone fede e per il bene del territorio, rischiano di essere controproducenti. Non possiamo neanche pensare che tutto il percorso che stiamo portando avanti si risolva con continui comunicati stampa piuttosto che con un lavoro che, deve essere portato a conoscenza dei cittadini con tempi e modi compatibili a tali questioni”.

Il Presidente del Consorzio chiosa: “Abbiamo nota la necessità da parte del territorio di occuparsi della questione e sappiamo che i tempi saranno lunghi. Presto incontreremo la Regione Emilia Romagna. Non è certamente il Consorzio di Bonifica di Piacenza a doversi occupare della trattiva in modo singolo e isolato ma sono bensì le istituzioni territoriali e regionali nel loro complesso. A loro, il Consorzio non fa e non farà mai mancare il proprio contributo in modo costruttivo e consultivo, portando le preziose istanze raccolte durante lo svolgimento dei lavori sia del tavolo completo, sia della commissione più ristretta”.