800220797 il numero verde gratuito per richiedere l’acqua. La Presidente Mantelli: “Ha già aderito al servizio il 50% delle aziende agricole consorziate”. Il DG Useri: “Costo dell’acqua al metro cubo invariato rispetto allo scorso anno”

Parma, 28 Marzo 2025 – Con il sopraggiungere del mese di aprile ripartirà, come da tradizionale andamento stagionale, la campagna irrigua consortile 2025, con le prime irrigazioni stagionali che riguarderanno colture di nuova semina e trapianto (generalmente prati nuovi, pomodoro e altre sarchiate a pieno campo); un’attività di irrigazioni di soccorso che, diversamente da quelle estive, necessitano di volumi d’acqua ridotti, ma impegnano comunque il personale della Bonifica Parmense ad invasare il reticolo dei canali consortili, come conferma Francesca Mantelli, presidente della Bonifica Parmense: “La stagione irrigua è alle porte e, grazie al lavoro del personale dell’Ufficio Agrario Ambiente e Concessioni, stiamo raccogliendo le iscrizioni delle imprese agricole consorziate. Ad oggi siamo già al 50% delle aziende potenzialmente iscrivibili alla campagna e prevediamo, com’è ormai consuetudine, che l’esercizio irriguo potrà prendere il via nella prima decade del mese di Aprile, in relazione all’attuale andamento stagionale e nonostante alcune zone vedano i terreni ancora particolarmente saturi per vie delle eccessive precipitazioni degli ultimi mesi”.

E l’avvio dell’operatività dei vari distretti irrigui che dovrebbero godere, nel corso di quest’annata, di una buona disponibilità idrica, sia da acque superficiali che da falde: queste le previsioni nell’immediato, in relazione alle abbondanti piogge invernali e ad un inizio di primavera altrettanto ricco di precipitazioni; più complesso il quadro per il periodo estivo nel quale, ad oggi, risulta difficile prevedere l’andamento idrometrico dei corsi d’acqua da cui il Consorzio attinge per invasare la propria rete e, di conseguenza, anche le future potenziali riduzioni ai prelievi a applicazione del DMV (Deflusso minimo vitale).

Le squadre dei tecnici del Consorzio, insieme al personale di bonifica di zona, hanno terminato i sopralluoghi alle infrastrutture e alle opere irrigua consortili coinvolte nell’attività irrigua e i cui funzionamenti risultano regolari dopo i positivi collaudi. Riguardo alle tariffe irrigue consortili si riconferma il costo dell’acqua a metro cubo sui medesimi valori degli anni passati, come ribadito dal direttore generale della Bonifica Parmense, Fabrizio Useri: “Un segno della volontà, da parte del Consorzio, di incentivare e stimolare il mondo agricolo all’uso della risorsa idrica consortile in luogo delle pregiate e costose acque sotterranee. Riconfermiamo il nostro impegno a divulgare e incentivare le buone pratiche irrigue, l’utilizzo di sistemi irrigui performanti e l’uso del consiglio irriguo attraverso le piattaforme on line gratuite come Irriframe”.

IL NUMERO VERDE PER RICHIEDERE L’ACQUA

Come negli scorsi anni è l’ 800220797 il numero verde totalmente gratuito per consentire alle aziende agricole che hanno maggiore necessità di soddisfare le richieste irrigue, grazie ad una veloce operazione che permette di effettuare una altrettanto rapida richiesta indicando il codice dell’appezzamento e la data d’irrigazione (la richiesta dovrà però avvenire, come da regolamento, entro 5 giorni lavorativi antecedenti alla data prevista per l’irrigazione, per consentire alla Bonifica Parmense di pianificare correttamente la distribuzione della risorsa idrica).

I DATI DELL’ANDAMENTO IRRIGUO NELLE ULTIME STAGIONI

La fotografia effettuata dal Consorzio della Bonifica Parmense in merito le ultime annate irrigue nella nostra provincia mostra sostanzialmente un quadro invariato tra il 2021 e il 2024, con oltre 5000 ettari di superficie colturale irrigata serviti; una richiesta irrigua sempre soddisfatta da parte dell’ente, anche nelle stagioni più critiche – come quella 2022 che, secondo le rilevazioni idro-climatiche, è stata la più siccitosa dell’ultimo secolo – e un totale di 1200 operazioni di irrigazione. La risorsa idrica nel Parmense arriva al mondo agricolo in via prioritaria grazie ai prelievi realizzati mediante l’utilizzo degli oltre 20 impianti idrovori e di 7 pozzi consortili che, attraverso una rete idrica di oltre 1500 chilometri di canali, generano complessivamente una derivazione di acqua pari a 10 milioni di metri cubi (dato tendenzialmente stabile). Una percentuale di risorsa è inoltre resa disponibile mediante il prelievo da pozzo e da trattamento delle acque opportunamente depurate dal servizio idrico IREN ed EmiliAmbiente. Nel dettaglio, dei 5400 ettari di superficie colturale servita all’interno del comprensorio gestito dalla Bonifica Parmense, le colture cui è destinata prevalentemente l’acqua sono quelle di pomodoro (30%), mais (16%) ed erba medica (14%).

“Desidero rinnovare ancora una volta l’appello della Bonifica Parmense ai nostri agricoltori consorziati affinché partecipino, entro la scadenza del 30 aprile, ai bandi regionali per investimenti in infrastrutture extra aziendali irrigue, rivolti sia a Consorzi di bonifica che alle aziende agricole – conclude la presidente Mantelli –. Il nostro ente consortile ribadisce piena disponibilità a supportare le imprese in questi percorsi, che possono contattare gli uffici tecnici interni al Consorzio per la progettazione e realizzazione di quei bacini che, alla luce degli effetti del cambiamento climatico ormai drammaticamente in atto, rappresentano una risoluzione strategica e capillare alle criticità per l’intero territorio di pianura e per tutto l’agroalimentare che vi insiste”.