Con l’avvio del pompaggio dal fiume Po all’impianto Palantone ha inizio in Romagna la distribuzione della risorsa idrica per agricoltura, industria, uso civile e ambiente

Bologna, 11 Marzo 2025 – Con l’avvio del pompaggio dal fiume Po all’impianto Palantone di Bondeno (Fe) per l’invaso dell’Attenuatore del fiume Reno ha ufficialmente inizio in Romagna la stagione irrigua 2025 per il CER-Canale Emiliano Romagnolo, in un’area tra le più produttive a livello internazionale sotto il profilo industriale ed agricolo, dalla superficie di 336 mila ettari, di cui 227 mila ettari costituiti da un areale agrario e, di quest’ultimi, 175 mila ettari attualmente irrigabili con opere di distribuzione canalizzate. Sono 4 le pompe dell’impianto Palantone attive, gestite in parallelo (portata pari a 5 metri cubi/secondo ciascuna), già a regime e che operano in automatico sulla base della domanda.

“La mission principale del Canale Emiliano Romagnolo è proprio quella di derivare la risorsa idrica dal Po per consegnarla ai Consorzi di Bonifica di una vasta fetta di Emilia-Romagna e grazie alle reti locali farla arrivare alle singole colture – evidenzia Nicola Dalmonte, presidente del CER-Canale Emiliano Romagnolo –. L’acqua, bene sempre più essenziale, mai scontato è fondamentale in questa fase di semina e nel prosieguo della stagione irrigua per le produzioni all’interno di uno degli areali agricoli più rilevanti a livello comunitario e, oltre a questo, è essenziale per l’idropotabile e il mantenimento degli habitat. La speranza è che la quantità di risorsa disponibile nei prossimi mesi possa essere adeguata alle richieste che cercheremo, come sempre, di soddisfare al meglio delle nostre possibilità infrastrutturali”.

Dopo Palantone si procederà, in successione e nel giro di pochi giorni, all’accensione delle pompe negli impianti Sant’Agostino (Fe), Crevenzosa (Galliera, Bo), Pieve di Cento (Castello d’Argile, Bo) e Savio (Mensa di Ravenna, Ra), con il CER che distribuirà l’acqua dal Po fino al rio Pircio, a 150 chilometri di distanza dal Grande Fiume, per gli associati agricoli, industriali, per l’uso civile e ambientale. I Consorzi di bonifica che potranno contare sull’apporto di risorsa idrica fornita dal Cer sono: Consorzio di Bonifica Burana, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Consorzio di Bonifica Renana, Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale e Consorzio di Bonifica della Romagna. Così come potranno beneficiarne sia Ravenna Servizi Industriali (associato al Cer per il rifornimento idrico industriale al Petrolchimico di Ravenna), sia il partner multiutility Romagna Acque. E poi centinaia di ettari di aree umide (tra cui, ad esempio, le oasi di Punte Alberete e Valle Mandriole a Ravenna) che potranno così mantenere il proprio valore di habitat, la ricchezza ecologica e la biodiversità.