ANBI: SARA’ SALVATA LA DIACCIA BOTRONA IMPORTANTE AREA NATURALISTICA MINACCIATA DAL CUNEO SALINO E SIMBOLO DELLA MAREMMA NEL MONDO. FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI “DOBBIAMO PRENDERE COSCIENZA COLLETTIVA CHE L’INNALZAMENTO DEL MARE È ORMAI UNA REALTA’ DA CUI PRESERVARE ANCHE I NOSTRI TERRITORI COSTIERI”
Roma, 10 marzo 2025 – Svolta per il futuro della Diaccia Botrona: il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud ha infatti ottenuto un finanziamento di 1.890.000 euro da Sviluppo Toscana Spa per il progetto di recupero e miglioramento della circolazione idrica nella riserva naturale; è il via libera ad un intervento atteso da tempo e che potrà contribuire alla tutela, nonchè al rilancio di uno dei luoghi simbolo della Maremma, messo in pericolo dall’eccessiva salinizzazione. Il progetto prevede interventi, che favoriranno il bilanciamento delle acque: da un lato l’ingresso di acqua salata all’interno della riserva attraverso il flusso delle maree, dall’altro un adeguato apporto di acque dolci, provenienti sia dal canale Molla che dal recupero delle acque reflue del depuratore di Castiglione della Pescaia.
“Questa importante area naturalistica è un ulteriore esempio della minaccia rappresentata dall’ingressione del cuneo salino, conseguenza dell’innalzamento del livello dei mari: nel mondo ci sono 87 milioni di ettari a rischio, di cui 8 nell’area mediterranea e quindi lungo le coste italiane che, in molta parte, sono sotto il livello marino ed esistono solo per la costante azione di pompaggio delle centinaia di centrali idrovore, gestite dai Consorzi di bonifica” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
“Migliorare la circolazione idrica nella riserva naturale – afferma Diego Martelli, tecnico ambientale di “Cb6”, che ha curato il progetto – permetterà di contrastare la regressione ambientale dell’area, sempre più a rischio a causa dell’aumento della salinità, in particolare durante il periodo estivo e di recuperare alcuni habitat Natura 2000, tipici delle aree d’acqua dolce e che oggi sono totalmente scomparsi. Stimiamo che 92 tra habitat e specie di interesse comunitario potranno beneficiare di un intervento, che si estenderà su un’area di 880 ettari.”
L’eccessiva salinizzazione ha infatti messo a rischio l’area paludosa, un tesoro di biodiversità di eccezionale valore.
Per il salvataggio dell’ambiente umido e acquitrinoso sono previsti anche il ripristino dell’impianto di sollevamento idraulico afferente al depuratore di Castiglione della Pescaia, la depurazione delle acque reflue mediante fitodepurazione, nuove opere idrauliche ed interventi di consolidamento spondale con tecniche di ingegneria naturalistica come la messa a dimora di specie arbustive.
“Ancora una volta, la soluzione proposta da un Consorzio di bonifica combina interventi idraulici e salvaguardia ambientale, utilizzando anche tecniche naturali come la fitodepurazione e nuove risorse come le acque depurate – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Questo è conseguenza della nuova cultura, che permea il nostro mondo e che, proprio in Toscana, ha evidente espressione nella cosiddetta manutenzione gentile.”
“Questa manutenzione straordinaria permetterà di dare nuova vita ad un luogo, che tutti i maremmani amano profondamente come la Diaccia Botrona, una perla conosciuta in tutto il mondo – afferma il Presidente dell’ente consortile, Federico Vanni – Il progetto va nella strada tracciata dal regolamento del Consiglio Europeo, che mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Europa entro il 2030.”
“Quella della tutela del nostro ambiente è una sfida importante, che il Consorzio accetta con convinzione – conferma il Direttore Generale di “CB6”, Fabio Zappalorti – Negli anni abbiamo avuto tante interlocuzioni con i Comuni di Grosseto e Castiglione della Pescaia, ma anche con altri enti ed associazioni, per costruire insieme un percorso, che potesse portare al recupero della Diaccia Botrona.”
Viva soddisfazione viene espressa anche dal Sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna: “La Diaccia Botrona è da sempre un patrimonio fondamentale per tutta la Maremma e per il nostro territorio. L’intervento di recupero della circolazione idrica rappresenta un passo cruciale per la tutela di quest’area unica, contribuendo a preservarla anche per le future generazioni.”
Se l’aspetto di conservazione della natura è predominante, non va sottovalutato che a progetto concluso la Diaccia Botrona sarà anche più ospitale ed accessibile: infatti saranno recuperati alcuni sentieri, utilizzando strutture in legno e saranno ristrutturati i capanni di avvistamento, garantendo così la fruizione a tutti i visitatori comprese le persone con disabilità.
“L’acqua è la protagonista indiscussa della Diaccia Botrona: senza di essa la riserva naturale, con tutte le sue particolari specie di flora e fauna, non esisterebbe; per questo, riuscire a recuperare e potenziare la circolazione idrica è un intervento necessario. L’area è uno scrigno di biodiversità, che non trova eguali in Toscana e che può essere un ottimo volano per l’economia di tutta la Maremma” conclude la Sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi.