Lugo, 8 giugno 2015 – Si è tenuto nella mattinata di sabato 6 giugno il convegno che il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha promosso per fare il punto sull’utilizzo dei fondi europei per la valorizzazione del territorio rurale nell’ambito del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. L’iniziativa, ospitata nella rinnovata sala conferenze della sede del Distretto Montano in via Castellani a Faenza, si è svolta alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli. La quale ha sottolineato che «la perizia tecnica, l’impegno e la dedizione del personale del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale sono un orgoglio per la regione».
A introdurre i lavori è stato il caposettore del Distretto Montano, Rossano Montuschi, che ha voluto sottolineare il duplice obiettivo dell’iniziativa: dare testimonianza delle 66 opere realizzate nell’ambito del Psr, per 17 milioni di euro di valore complessivo, e valorizzare il carattere collettivo dei progetti realizzati.
Il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Alberto Asioli è poi intervenuto «per ringraziare i tecnici e gli operatori del Distretto Montano per l’importante lavoro svolto ogni giorno sul territorio, tutti i presenti e in particolare l’assessore Simona Caselli». Il presidente ha ricordato inoltre come il Psr sia «un volano di sviluppo territoriale, e che la gestione e l’utilizzo della risorsa acqua in agricoltura debbano continuare a essere una priorità anche nel prossimo Psr». Asioli ha infine sottolineato «l’importanza di definire le competenze dei consorzi in montagna e di ridefinire e sottoscrivere l’accordo interregionale fra Emilia-Romagna e Toscana per la gestione del territorio consortile ricadente in Toscana».
Davide Missiroli, sindaco di Brisighella e rappresentante degli enti locali nel Distretto Montano, ha a sua volta ringraziato il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale «per il lavoro fatto per uno sviluppo sostenibile del territorio, a servizio della collettività. I risultati presentati oggi – ha aggiunto Missiroli – dimostrano che pubblico e privato hanno condiviso obiettivi e strategie, con un senso di appartenenza che ha portato a investimenti che sono una prospettiva per il futuro dei nostri territori.»
Successivamente, i tecnici del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Mirko Mazzotti, Lucia Bari e Giovanni De Cupis hanno presentato i progetti realizzati nell’ambito del Psr 2007-2013 nel Distretto Montano: 23 acquedotti rurali, 22 manutenzioni straordinarie di strade rurali, 7 invasi irrigui interaziendali e 14 manutenzioni straordinarie di corsi d’acqua a seguito delle piene del 20 settembre 2014.
Davide Viaggi e Matteo Zavalloni, del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, hanno poi parlato dell’utilizzo e della salvaguardia della risorsa idrica in agricoltura e in particolare il primo ha sottolineato «come il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale offra spunti di interesse per la ricerca sia nazionale sia internazionale», mentre Zavalloni ha messo in evidenza il fatto che gli interventi nel Distretto Montano in ambito irriguo dimostrino «come la cooperazione e la gestione collettiva siano un valore aggiunto nella gestione della risorsa idrica.»
A chiudere gli interventi è stata l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, che nel ringraziare gli intervenuti ha ricordato «quanto sia giusto rendicontare e dare testimonianza dell’efficacia di normative che consentono di avere risorse importanti, risorse che nel nostro territorio vengono utilizzate bene». L’assessore Caselli ha poi sottolineato l’importanza del meccanismo partecipativo che ha portato alla realizzazione dei 66 progetti presentati, annunciando che nel nuovo Psr 2014-2020 la cooperazione sarà sempre più importante. «La nuova programmazione prevede lo stanziamento di un miliardo e 189 milioni di euro – ha aggiunto –. Ciò significa tante opportunità e un cofinanziamento regionale molto significativo, scelta politica forte che dimostra come la Regione Emilia-Romagna consideri l’agricoltura un motore dell’economia complessiva e un fulcro di ripartenza forte per la regione.
Quanto presentato questa mattina – ha concluso l’assessore – dimostra che la bonifica è efficiente e mobilita molte risorse. E dimostra che c’è un grande potenziale di investimento sul territorio e che la gestione della risorsa idrica ne è parte essenziale. Il Psr prevederà risorse specifiche per investire in tecnologia per fare agricoltura in modo diverso, e questa sarà la bella sfida dei prossimi anni.»
A introdurre i lavori è stato il caposettore del Distretto Montano, Rossano Montuschi, che ha voluto sottolineare il duplice obiettivo dell’iniziativa: dare testimonianza delle 66 opere realizzate nell’ambito del Psr, per 17 milioni di euro di valore complessivo, e valorizzare il carattere collettivo dei progetti realizzati.
Il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Alberto Asioli è poi intervenuto «per ringraziare i tecnici e gli operatori del Distretto Montano per l’importante lavoro svolto ogni giorno sul territorio, tutti i presenti e in particolare l’assessore Simona Caselli». Il presidente ha ricordato inoltre come il Psr sia «un volano di sviluppo territoriale, e che la gestione e l’utilizzo della risorsa acqua in agricoltura debbano continuare a essere una priorità anche nel prossimo Psr». Asioli ha infine sottolineato «l’importanza di definire le competenze dei consorzi in montagna e di ridefinire e sottoscrivere l’accordo interregionale fra Emilia-Romagna e Toscana per la gestione del territorio consortile ricadente in Toscana».
Davide Missiroli, sindaco di Brisighella e rappresentante degli enti locali nel Distretto Montano, ha a sua volta ringraziato il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale «per il lavoro fatto per uno sviluppo sostenibile del territorio, a servizio della collettività. I risultati presentati oggi – ha aggiunto Missiroli – dimostrano che pubblico e privato hanno condiviso obiettivi e strategie, con un senso di appartenenza che ha portato a investimenti che sono una prospettiva per il futuro dei nostri territori.»
Successivamente, i tecnici del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Mirko Mazzotti, Lucia Bari e Giovanni De Cupis hanno presentato i progetti realizzati nell’ambito del Psr 2007-2013 nel Distretto Montano: 23 acquedotti rurali, 22 manutenzioni straordinarie di strade rurali, 7 invasi irrigui interaziendali e 14 manutenzioni straordinarie di corsi d’acqua a seguito delle piene del 20 settembre 2014.
Davide Viaggi e Matteo Zavalloni, del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, hanno poi parlato dell’utilizzo e della salvaguardia della risorsa idrica in agricoltura e in particolare il primo ha sottolineato «come il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale offra spunti di interesse per la ricerca sia nazionale sia internazionale», mentre Zavalloni ha messo in evidenza il fatto che gli interventi nel Distretto Montano in ambito irriguo dimostrino «come la cooperazione e la gestione collettiva siano un valore aggiunto nella gestione della risorsa idrica.»
A chiudere gli interventi è stata l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli, che nel ringraziare gli intervenuti ha ricordato «quanto sia giusto rendicontare e dare testimonianza dell’efficacia di normative che consentono di avere risorse importanti, risorse che nel nostro territorio vengono utilizzate bene». L’assessore Caselli ha poi sottolineato l’importanza del meccanismo partecipativo che ha portato alla realizzazione dei 66 progetti presentati, annunciando che nel nuovo Psr 2014-2020 la cooperazione sarà sempre più importante. «La nuova programmazione prevede lo stanziamento di un miliardo e 189 milioni di euro – ha aggiunto –. Ciò significa tante opportunità e un cofinanziamento regionale molto significativo, scelta politica forte che dimostra come la Regione Emilia-Romagna consideri l’agricoltura un motore dell’economia complessiva e un fulcro di ripartenza forte per la regione.
Quanto presentato questa mattina – ha concluso l’assessore – dimostra che la bonifica è efficiente e mobilita molte risorse. E dimostra che c’è un grande potenziale di investimento sul territorio e che la gestione della risorsa idrica ne è parte essenziale. Il Psr prevederà risorse specifiche per investire in tecnologia per fare agricoltura in modo diverso, e questa sarà la bella sfida dei prossimi anni.»