Roma, 4 giugno 2015 – “Il nostro contributo fattivo e progettuale alla Green Week 2015 si chiama contratti di fiume, di foce, di falda, di laguna, perfino di fosso, cioè l’impegno per una pianificazione concertata del territorio con tutti i soggetti interessati e di cui i Consorzi di bonifica sono già protagonisti grazie al principio fondante dell’autogoverno.”
A dichiararlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue (ANBI), in relazione alle tematiche sollevate dal seminario sulla Riqualificazione Fluviale, organizzato dal C.I.R.F. (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale).
“I processi di codecisione territoriale – prosegue Gargano – mettono, al centro del processo pianificatorio, elementi quali agricoltura, paesaggio, tutela ambientale, interpretati come moltiplicatori di sviluppo ed occupazione. Un simile obbiettivo, da noi condiviso e sostenuto, abbisogna però di strumenti a sostegno delle decisioni da assumere e, in questo, un importante ausilio deriva dall’annuale Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, redatto dall’ANBI. A cornice di tutto, però, deve esserci la tanto attesa legge contro il consumo del suolo, la cui approvazione – conclude il Presidente ANBI – è ormai improcrastinabile, pena il costante aggravarsi del rischio idrogeologico e l’impoverimento del patrimonio primo, di cui dispone l’Italia: il territorio, bene inclonabile. I Consorzi di bonifica, pur riconoscendo l’impegno del Governo, sono a ribadirlo.”
A dichiararlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio e Acque Irrigue (ANBI), in relazione alle tematiche sollevate dal seminario sulla Riqualificazione Fluviale, organizzato dal C.I.R.F. (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale).
“I processi di codecisione territoriale – prosegue Gargano – mettono, al centro del processo pianificatorio, elementi quali agricoltura, paesaggio, tutela ambientale, interpretati come moltiplicatori di sviluppo ed occupazione. Un simile obbiettivo, da noi condiviso e sostenuto, abbisogna però di strumenti a sostegno delle decisioni da assumere e, in questo, un importante ausilio deriva dall’annuale Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, redatto dall’ANBI. A cornice di tutto, però, deve esserci la tanto attesa legge contro il consumo del suolo, la cui approvazione – conclude il Presidente ANBI – è ormai improcrastinabile, pena il costante aggravarsi del rischio idrogeologico e l’impoverimento del patrimonio primo, di cui dispone l’Italia: il territorio, bene inclonabile. I Consorzi di bonifica, pur riconoscendo l’impegno del Governo, sono a ribadirlo.”