ANBI SU ATTUAZIONE PNRR: DESTINARE PARTE DEI 7 MILIARDI DEFINANZIATI AL PIANO INVASI. BENE RIFORME PER SNELLIMENTO DEGLI ITER BUROCRATICI MA BISOGNA ACCELERARE SUI PAGAMENTI PER NON FERMARE I CANTIERI

Roma, 10 dicembre 2024 – “E’ sconcertante apprendere che fra i lavori definanziati dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), perché eccessivamente in ritardo sui cronoprogrammi del P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), ci siano purtroppo ben 13 interventi nel settore idrico in Sicilia, regione che sta già pagando pesantemente un’annosa mancanza di programmazione e fallimentari scelte gestionali come il trentennale commissariamento dei Consorzi di bonifica, che invece sono esempio di efficienza nel resto d’Italia, laddove rispondono ai principi istitutivi, fondati su autogoverno e sussidiarietà.”

A dirlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI),  che prosegue: “ Per questo ribadiamo la richiesta che parte dei 7 miliardi liberati, perché destinati ad opere irrealizzabili nei tempi previsti dal P.N.R.R., contribuiscano a finanziare l’avvio del Piano Invasi, per il quale sono già cantierabili oltre 400 progetti in tutta Italia e che, grazie all’operatività ufficialmente riconosciuta ai Consorzi di bonifica ed irrigazione, potranno essere completati e rendicontati entro le scadenze del 2026.”

Aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI: “Esprimiamo soddisfazione soprattutto per i buoni risultati fin qui ottenuti nel campo delle riforme burocratiche, cui però sollecitiamo a far corrispondere un’accelerazione nelle erogazioni dei finanziamenti a chi, come i Consorzi di bonifica ed irrigazione, è in linea con i cronoprogrammi del P.N.R.R. . Il rischio, infatti, è il blocco dei cantieri per l’impossibilità di sopperire agli onerosi impegni economici a causa di ossessive lungaggini burocratiche.”