ITALIA IDRICA A CHIAROSCURI. ANBI: IMPORTANTI SEGNALI DA REGIONI LAZIO E CAMPANIA MA IN FINANZIARIA NON CI SONO RISORSE PER IL PNIISSI

Roma, 4 dicembre 2024 – Mentre si aggrava la crisi idrica nel Sud Italia (dopo le “guerre per l’acqua” in Basilicata e Sicilia, le preoccupazioni per il potabile stanno manifestandosi anche in Puglia) e nel Paese si continuano a “consumare”, perlopiù cementificandoli, circa 20 ettari al giorno con inevitabili ripercussioni anche sulla capacità dei terreni di ricaricare le falde, segnali positivi arrivano dalle  Regioni Lazio e Campania.

“E’ doveroso sottolineare però che, a fronte dell’impegno delle Regioni, non c’è attualmente alcuna risorsa in Legge Finanziaria per il  Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, al cui principio programmatorio avevamo subito plaudito” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

La Regione Lazio ha elevato da 20 a 33 i milioni di euro destinati, nel biennio 2025-2026, ai lavori di manutenzione della rete idraulica e dei canali, nonché agli impianti di bonifica, classificati di interesse regionale, inserendo fra loro anche quelli per l’irrigazione; il Lazio è così la prima Regione, che riconosce valenza pubblica ed ambientale alle reti irrigue a servizio del mondo agricolo: il cosiddetto valore ecosistemico. 

 “Ciò, dando finalmente riscontro a quanto richiesto da anni – precisa Sonia Ricci, Presidente di ANBI Lazio – rappresenta un segnale di sensibilità ed attenzione al nostro lavoro che, stante la crisi climatica e la minore disponibilità idrica, è sempre più necessario.  Senza ombra di smentita, mai nessuno finora aveva individuato criteri, risorse e modalità di gestione per ciò, che consente la qualità dei prodotti agricoli della regione.”

Nel Lazio, gli enti di bonifica ed irrigazione hanno competenza su oltre 1 milione e mezzo di ettari (ha. 90.000 irrigati) a servizio di  circa 310.000 consorziati; le centrali idrovore sono circa 60, mentre oltre 10.000 sono i chilometri di canali ed un centinaio gli impianti irrigui.

“Le opere e gli impianti pubblici d’irrigazione, che assolvono anche funzioni come la mitigazione del rischio idrogeologico e l’arricchimento del patrimonio idrico sotterraneo, avranno ora la loro giusta dignità” aggiunge Andrea Renna, Direttore di ANBI Lazio.

E’ stato altresì presentato a Sessa Aurunca nel Casertano, dal Consorzio di bonifica Volturno, il progetto di ristrutturazione, adeguamento ed ammodernamento dell’impianto irriguo nella zona orientale del comprensorio; tale irrigazione collettiva si inserisce in un più ampio programma di razionalizzazione e riorganizzazione di attuali schemi distributivi. L’intervento è finanziato dalla Regione Campania con circa 7.700.000 euro e si inserisce nella strategia volta alla realizzazione di interventi, che conferiscano maggiore autonomia e resilienza al territorio.

“Grazie all’ efficientamento organizzativo ed alle scelte operative della Regione per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche tra cui gli invasi, i Consorzi di bonifica della Campania si pongono all’avanguardia nell’aumentare l’adattamento dei territori alla crisi climatica, forti anche della capacità di autoprodursi il 40% dell’energia rinnovabile necessaria, garantendo maggiore sicurezza all’economia agricola ed alle comunità”: a sottolinearlo è il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano.