Bologna, 21 ottobre 2021 – Un aggiornamento tecnico. Partendo dai dati sulla piovosità registrata nell’ultimo mese nel bacino del Reno: 470 millimetri di pioggia in Appennino (pari al 60% dell’intera piovosità annuale media) e 260 millimetri nella pianura bolognese (cioè il 25% dei 650 mm annui); le precipitazioni importanti di questi ultimi giorni (120 mm in montagna, 170-180 mm nella fascia pedecollinare e 50mm in pianura) si sono riversate su suoli del tutto saturi e senza possibilità di ulteriore assorbimento.
Inoltre, negli ultimi giorni, si sono verificati 18 ulteriori rotte e sormonti arginali dei corsi d’acqua regionali che hanno scaricato nel reticolo di bonifica notevoli volumi di acque esterne al sistema consortile. Eccone l’elenco attuale: – rotta del torrente Ghironda sotto Anzola; Come nelle precedenti fasi emergenziali, dal 18 ottobre è attivo h24 il servizio di piena della Renana, con 100 operatori attivi giorno e notte, per la gestione degli impianti idrovori e delle opere del sistema scolante di bonifica. L’intera struttura consortile è completamente impegnata nello sgrondo dei numerosi allagamenti, in una logica di salvaguardia del sistema territoriale; la priorità attuale del Consorzio è rivolta principalmente alla tutela delle persone e delle aree urbane. I 20 principali impianti idrovori di sollevamento della Bonifica Renana (tra cui Saiarino e Vallesanta) sono tutti attivi, con una capacità massima di sollevamento pari a 233 metri cubi d’acqua al secondo. Agli impianti fissi, si somma l’attività delle 10 pompe mobili opportunamente collocate. L’intero reticolo scolante artficiale della Renana (costituito anche da 2.000 km di canali artificiali e 26 casse di espansione) sta fungendo da accumulo delle acque meteoriche in eccesso, con una capacità complessiva di stoccaggio pari a 60 milioni di metri cubi di pioggia.
|