Visita agli impianti idrovori del Consorzio di Bonifica e ai cantieri del Pnrr con gli amministratori del territorio e le associazioni di categoria. Un’occasione per parlare dell’efficientamento del sistema irriguo e dell’importanza degli impianti per irrigazione e tenuta idrogeologica

Ferrara, 18 settembre 2024 – Conoscere il funzionamento tecnico delle idrovore, il patrimonio storico e lo stato di avanzamento dei principali interventi per migliorare il sistema irriguo e la tenuta idrogeologica del territorio. Questo l’obiettivo della visita organizzata lo scorso 17 settembre dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e aperta agli amministratori del territorio, in particolare a quelli di recente nomina, e ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Un modo per conoscere da vicino come opera il Consorzio e la costante innovazione degli impianti idrovori e del sistema irriguo che si sta adeguando alle sfide climatiche, anche grazie ai fondi del PNRR. Nel corso di una vera e propria visita guidata dai tecnici del Consorzio, insieme al direttore generale Mauro Monti, al presidente Stefano Calderoni e al responsabile del polo tecnologico, Gianluca Forlani , il gruppo ha visitato l’impianto di Sant’Antonino a Cona, lo stabilimento idrovoro di Valle Lepri, l’impianto di Codigoro, uno dei più importanti per l’Ente e il più grande d’Europa per arrivare a scoprire alcuni manufatti storici della bonifica all’Ecomuseo di Marozzo. Un viaggio interessante dal punto di vista tecnico e culturale, con due tappe molto importanti ai cantieri del Consorzio sostenuti dal Pnrr, grazie all’ottimo lavoro di progettazione dei tecnici dell’Ente: il canale San Nicolò-Medelana dove è stato posato il rivestimento in materassi di calcestruzzo che ha stabilizzato gli argini ed eviterà frane e smottamenti, consentendo inoltre al canale di diventare un bacino per raccogliere le acque nei momenti di siccità ma anche in quelli di eccesso di pioggia, alleggerendo  il Po di Primaro e il Po di Volano; Il cantiere di Valle Pega che porterà al recupero, adeguamento e miglioramento funzionale del sistema di distribuzione irrigua, grazie alla posa in opera di nuove linee di distribuzione interrate che ridurranno le perdite d’acqua e i cali di pressione, garantendo l’acqua per le colture in maniera adeguata e continuativa.
“Siamo soddisfatti – ha detto il presidente Stefano Calderoni – della partecipazione a questa iniziativa da parte degli amministratori del territorio, in particolare quelli nuovi che magari non hanno mai avuto l’occasione di vedere da vicino come funziona un’idrovora o hanno visto i progetti dei nostri cantieri di efficientamento del sistema irriguo solo sulla carta. Crediamo che sia essenziale per loro entrare nel “cuore”

tecnico dei nostri impianti perché spesso il lavoro del Consorzio viene dato per scontato dai cittadini e magari gli amministratori possono fare da cassa di risonanza e divulgare una maggiore conoscenza di quello che facciamo, non solo per dare acqua alle aziende agricole, ma anche per garantire che il territorio rimanga all’asciutto, cosa non più così scontata alla luce dei cambiamenti climatici. Tra le cose che hanno colpito di più i presenti, oltre alle molte innovazioni tecniche introdotte negli ultimi anni c’è, infatti, una scritta all’interno dello stabilimento di Codigoro, lasciata probabilmente da un tecnico molti anni fa, che recita più o meno così: “Questi solo i livelli da mantenere per non allagare Codigoro”. Un “promemoria” che racconta, da solo, l’impegno del nostro Ente per tutelare un territorio del quale, a volte, ci dimentichiamo la fragilità idrogeologica e che invece va protetto quotidianamente”.