Il distretto irriguo servirà le aziende agricole dell’area nord-ovest di San Carlo, Mirabello e Vigarano Mainarda che sono in una zona altimetrica sfavorevole

FERRARA, 3 luglio 2024 – Ammontano a 11 milioni di euro i fondi inseriti nel programma PNIISSI – Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico destinati all’importante infrastruttura irrigua Ciarle Nord, che sarà realizzata dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Un’opera che arriva dopo la realizzazione del Ciarle Sud a Poggio Renatico e fa parte di un progetto più ampio di ottimizzazione delle potenzialità irrigue di un’ampia zona dell’Alto Ferrarese, che comprende i territori di San Carlo, Mirabello e Vigarano Mainarda. “Queste aree a vocazione fortemente agricola – spiega la direttrice della Progettazione del Consorzio, Valeria Chierici – sono attualmente alimentate dal Canale di Cento, ma si trovano in una situazione altimetrica sfavorevole, quindi prendono acqua in maniera discontinua. Questo nuovo tratto del Ciarle, invece, consentirà un’alimentazione irrigua più diretta e una distribuzione razionale, soprattutto nelle zone più alte del territorio. Nel dettaglio il progetto infrastrutturale vedrà il completamento del condotto distributore Nord per la parte a cielo aperto che attualmente è stato iniziato per un tratto di circa cinque chilometri; la realizzazione di buona parte del Condotto distributore Nord per la parte tubata e la realizzazione dell’allacciante San Carlo. Importante sottolineare che il nuovo sistema di condotti ad esclusivo uso irriguo sarà impermeabilizzato per ridurre le perdite che si avrebbero in terreni sabbiosi come quelli attraversati ed eviterà gli scarichi indesiderati dai terreni circostanti”.
Soddisfazione per l’inclusione negli elenchi ministeriali del progetto per la realizzazione di questa opera strategica per il territorio da parte del presidente del Consorzio, Stefano Calderoni.
“Siamo soddisfatti perché il finanziamento del Ciarle Nord è l’ennesimo traguardo raggiunto in pochi anni grazie ad un lavoro di squadra svolto da Consorzio, Anbi e mondo delle imprese. L’infrastruttura irrigua del Ciarle ha un forte impatto sulla qualità dell’agricoltura del territorio e grazie a questo nuovo ramo, che arriva dopo il completamento della parte Sud, si arriverà a servire circa 8.000 ettari di terreno coltivato. I proprietari dei terreni adiacenti all’infrastruttura potranno derivare acqua di qualità che arriverà dal C.E.R (Canale Emiliano Romagnolo) e ciò potrà incidere notevolmente sulle scelte colturali. Per la realizzazione, inoltre, si cercherà di favorire al massimo il lavoro delle aziende grazie a ponti per dare continuità ai lotti, pozzetti per la presa diretta da parte dei proprietari limitrofi, sottopassi per dare continuità ai fossi di scolo intersecati. Un sistema irriguo che tiene conto, dunque, delle esigenze operative ed economiche di un settore che ha la forte necessità di tornare a crescere, anche scegliendo colture irrigue, come orticole e frutticole, capaci di generare reddito e occupazione. Credo che il Consorzio di Bonifica debba contribuire costantemente ad aumentare la resilienza del territorio ai cambiamenti climatici, dando agli agricoltori tutti gli strumenti strategici per affrontarli e superarli. Ora, dopo la pubblicazione dell’intervento nell’elenco dei progetti ammessi nel primo stralcio del PNIISSI sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aspettiamo i passaggi necessari per avviare l’opera annunciati dal ministro Salvini nel corso dell’assemblea nazionale di ANBI”.