Modena 23 marzo 2015 – Per chi lavora in bonifica l’importanza del Piano di Classifica è ovvia: si tratta infatti del documento cardine attorno a cui ruota l’attività dei Consorzi e prospetta e quantifica il beneficio che i consorziati, in quanto proprietari di fabbricati o terreni ricadenti in un territorio traggono dall’attività di bonifica svolta dal Consorzio per lo scolo delle acque e per la distribuzione irrigua in pianura e per l’attività di presidio idrogeologico in montagna.
Le parti in causa – Enti locali, Amministratori, organizzazioni agricole e non – il Consorzio ha voluto incontrarle in fase interlocutoria e non a conti fatti: per rendere le loro proposte fattive, compatibilmente con il rispetto delle linee guida decise dalla Regione Emilia-Romagna.
“Per la redazione del nuovo Piano di Classifica abbiamo avviato una serie di importanti consultazioni interpellando tutte le parti coinvolte nel cambiamento, tra cui gli Enti locali e le stesse organizzazioni di categoria, che hanno potuto dire la loro con confronto diretto – afferma il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi, che riprende: “con la redazione del Piano si avvia a conclusione, dunque, il processo di riordino dei Consorzi di Bonifica iniziato in Emilia-Romagna nel 2009. Sono tante le sfide che sta affrontando il mondo dei Consorzi quest’anno, il governo ha avviato il programma #ItaliaSicura proprio per mettere in piedi una task force che affronti gli atavici problemi di dissesto idrogeologico del suolo italiano e le bonifiche sono state chiamate a partecipare in virtù di una conoscenza del territorio e capacità operative uniche. Poi questo è l’anno di Expo, che rappresenta un altro momento di confronto importante sul tema acqua e dove la bonifica presenterà il sistema Irriframe per il risparmio idrico in fase irrigua, adottato dai nostri agricoltori, che sta diventando un modello anche per l’estero. Efficienza, rinnovamento: la bonifica è in fermento e lo sta dimostrando.”
Il direttore dell’Ente, l’Ing. Cinalberto Bertozzi aggiunge: “stiamo facendo un grosso lavoro perché il nuovo piano di classifica è l’occasione per gli aggiornamenti tecnico amministrativi delle posizioni, l’armonizzazione dei piani provenienti dai due Consorzi che si sono accorpati nel 2009 (gli ex Burana-Leo-Scoltenna-Panaro e Reno-Palata), nonché la ridefinizione di tutti i parametri tecnici e i coefficienti che sono alla base della stima del beneficio di scolo, quello di disponibilità e regolazione idrica e di presidio idrogeologico, secondo il tipo di contribuente e l’area del perimetro consortile in cui possiede l’immobile. Da qui scaturiranno gli importi della contribuenza. Mi preme sottolineare che, nonostante vengano rivisti tutti gli indici di determinazione del beneficio tratto dall’attività di bonifica alla base del modello consortile (fai parte di un Consorzio di Bonifica e quindi sei chiamato a contribuire se trai un beneficio dall’attività che svolge), il nuovo piano di classifica mantiene inalterato il gettito contributivo complessivo.”
Le parti in causa – Enti locali, Amministratori, organizzazioni agricole e non – il Consorzio ha voluto incontrarle in fase interlocutoria e non a conti fatti: per rendere le loro proposte fattive, compatibilmente con il rispetto delle linee guida decise dalla Regione Emilia-Romagna.
“Per la redazione del nuovo Piano di Classifica abbiamo avviato una serie di importanti consultazioni interpellando tutte le parti coinvolte nel cambiamento, tra cui gli Enti locali e le stesse organizzazioni di categoria, che hanno potuto dire la loro con confronto diretto – afferma il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi, che riprende: “con la redazione del Piano si avvia a conclusione, dunque, il processo di riordino dei Consorzi di Bonifica iniziato in Emilia-Romagna nel 2009. Sono tante le sfide che sta affrontando il mondo dei Consorzi quest’anno, il governo ha avviato il programma #ItaliaSicura proprio per mettere in piedi una task force che affronti gli atavici problemi di dissesto idrogeologico del suolo italiano e le bonifiche sono state chiamate a partecipare in virtù di una conoscenza del territorio e capacità operative uniche. Poi questo è l’anno di Expo, che rappresenta un altro momento di confronto importante sul tema acqua e dove la bonifica presenterà il sistema Irriframe per il risparmio idrico in fase irrigua, adottato dai nostri agricoltori, che sta diventando un modello anche per l’estero. Efficienza, rinnovamento: la bonifica è in fermento e lo sta dimostrando.”
Il direttore dell’Ente, l’Ing. Cinalberto Bertozzi aggiunge: “stiamo facendo un grosso lavoro perché il nuovo piano di classifica è l’occasione per gli aggiornamenti tecnico amministrativi delle posizioni, l’armonizzazione dei piani provenienti dai due Consorzi che si sono accorpati nel 2009 (gli ex Burana-Leo-Scoltenna-Panaro e Reno-Palata), nonché la ridefinizione di tutti i parametri tecnici e i coefficienti che sono alla base della stima del beneficio di scolo, quello di disponibilità e regolazione idrica e di presidio idrogeologico, secondo il tipo di contribuente e l’area del perimetro consortile in cui possiede l’immobile. Da qui scaturiranno gli importi della contribuenza. Mi preme sottolineare che, nonostante vengano rivisti tutti gli indici di determinazione del beneficio tratto dall’attività di bonifica alla base del modello consortile (fai parte di un Consorzio di Bonifica e quindi sei chiamato a contribuire se trai un beneficio dall’attività che svolge), il nuovo piano di classifica mantiene inalterato il gettito contributivo complessivo.”