Colpiti 10 comuni in montagna e 6 in pianura. A Fidenza caduti 77 millimetri di pioggia in soli 60 minuti. Mantelli: “Necessario lavorare sulla prevenzione”. Vincenzi (ANBI): “P.N.I.I.S.S.I. importante ritorno alla capacità di pianificazione in materia di gestione dell’acqua”
Parma, 3 Luglio 2024 – È di oltre 3 milioni di euro l’aggravio dei danni che la Bonifica Parmense ha quantificato alle infrastrutture consortili (strade, impianti, canali) a seguito degli episodi estremi che, nell’ultimo anno ad oggi, si sono verificati sul comprensorio gestito dal Consorzio – 330 mila ettari tra la Città di Parma e la sua provincia – e dove il monitoraggio degli uffici tecnici ha rilevato ulteriori criticità idrauliche e idrologiche in 16 Comuni, 10 montani e 6 di pianura.
“La crisi climatica sta colpendo i nostri territori in maniera sempre più intensa e frequente: mai come oggi occorre intervenire in prevenzione contro gli effetti devastanti dei fenomeni estremi” – evidenzia Francesca Mantelli, presidente della Bonifica Parmense – Il Consorzio è operativo per intervenire i comuni colpiti grazie al proprio personale attivo h24”.
E direttamente da Roma, dove è in corso di svolgimento l’assemblea nazionale di ANBI, è il presidente Francesco Vincenzi ad intervenire sulle conseguenze della crisi climatica nel nostro paese e sull’importanza capillare rivestita dal Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico annunciato dal Ministero delle Infrastrutture e che prevede quasi 13 miliardi di investimento per 418 progetti: “Il cronoprogramma della crisi avanza inesorabilmente – rimarca Vincenzi – per questo il P.N.I.I.S.S.I. è un importante ritorno alla capacità di pianificazione dello Stato in una materia fondamentale come la gestione dell’acqua”.
MONTAGNA: GIÀ ATTIVE LE SOMME URGENZE A NEVIANO, CORNIGLIO E CALESTANO-SOLIGNANO
In montagna, nelle ultime ore, il Consorzio ha già attivato tre somme urgenze, a partire dal ripristino della viabilità lungo la strada di bonifica “Molino Zanetti – Pozzuolo – Scorcoro”, nel Comune di Neviano degli Arduini, dove la sede stradale è stata colpita dalle esondazioni del Rio Colonna con accumulo di detriti sulla carreggiata e formazione di pericolose voragini a lato strada e in cui uomini e mezzi stanno operando la rimozione del materiale e il ripristino della funzionalità idraulica degli attraversamenti stradali occlusi, delle banchine stradali e delle scarpate erose, con la riapertura dei canali a cielo aperto.
Poi il ripristino della transitabilità della strada di bonifica “Signatico – Mulino di Signatico – Querceto”, nel Comune di Corniglio, dove un tratto del corpo stradale è stato gravemente danneggiato e ricoperto da accumulo di materiale fangoso a causa di un cedimento strutturale dovuto ad un movimento franoso di 40 metri che ne interrompe, di fatto la normale viabilità: qui il Consorzio sta intervenendo con la realizzazione di opere drenanti per ripristinare il versante.
Infine, il duplice intervento per il ripristino della transitabilità delle strade di bonifica “Ramiano – Predarezzo”, nel Comune di Calestano (di rilevanza capillare per le comunità locali, poiché unica strada di accesso alla località Predarezzo) e “Citerna – Oriano – Campomoro – Tramonte”, nel Comune di Solignano: la prima vede la Bonifica impegnata nell’asportazione del materiale terroso presente sulla sede stradale al fine di mantenere agibile e in sicurezza almeno una corsia per entrambi i sensi di marcia, fino alla graduale asportazione di tutto il materiale di frana e alla sostituzione di due attraversamenti stradali danneggiati; la seconda vede la costruzione di due speroni drenati e del tratto stradale sprofondato.
Ma queste non sono le uniche località colpite: a necessitare dell’intervento del Consorzio anche Bardi, Berceto, Compiano, Felino, Lesignano de’ Bagni e Medesano che fanno salire a 10 i paesi della montagna colpiti da fenomeni climatici estremi da Giugno ad oggi.
PIANURA: A FIDENZA CADUTI 77 MM DI PIOGGIA IN UN’ORA
La crisi climatica non sta risparmiando neppure i territori della pianura. A seguito della fortissima perturbazione abbattutasi tra Fidenza, Busseto e Soragna domenica 1° luglio, con una quantità di pioggia caduta di oltre 77 mm in un’ora, la Bonifica Parmense è stata impegnata per tutta la notte e sino alle prime ore di lunedì 2 nell’intervento di somma urgenza sui canali Rio Caneto e Scolo Fontana dove, grazie alla tempestività dell’intera struttura, è riuscita – con l’ausilio di due escavatori, un camion e una squadra di sei operai – a liberare i ponti dal materiale flottante di grosse dimensioni che aveva intasato i sottopassi stradali, in modo da permettere il corretto deflusso delle acque e scongiurare ulteriori possibili allagamenti.
Aggiungendo le criticità nei territori di Traversetolo, Torrile e nella Città di Parma (in quest’ultima il monitoraggio è ancora in corso, a seguito delle precipitazioni di mercoledì 3 luglio) sono 6 i Comuni di pianura colpiti. Inoltre, nelle prossime ore, sarà certamente attivata una ulteriore somma urgenza nel Comune di Busseto, con il Consorzio che sarà impegnato nella ricostruzione della Fossa Parmigiana, il cui argine vede una vera e propria breccia aperta sul lato destro emersa nelle ultime ore.
“La Regione Emilia-Romagna sta attivando il percorso tecnico-amministrativo di richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale – sottolinea Fabrizio Useri, direttore generale della Bonifica Parmense – e il Consorzio, al fine di fornire un quadro completo dei danni connessi agli eventi estremi dell’ultimo mese, sta già inoltrando le informazioni relative ai monitoraggi sul territorio effettuati dai propri tecnici”.