Parma, 17 marzo 2015 – Si chiama “SOS Bonifica” il progetto con cui il Consorzio della bonifica Parmense mette a disposizione dei Comuni del nostro territorio collinare e montano mezzi d’opera e risorse umane per una costante manutenzione della regimazione dell’acqua nelle cunette e nei fossi adiacenti alle strade comunali e vicinali.
Scopo: prevenire frane e dissesti, così numerosi e devastanti nel nostro Appennino, che spesso danneggiano le vie di comunicazione.
L’iniziativa è stata presentata oggi in Piazza della Pace dal Presidente della Provincia Filippo Fritelli, dal Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi e dal Direttore Meuccio Berselli.
“Il progetto è già stato sperimentato con successo l’anno scorso a Salsomaggiore, che è stato il comune–pilota – afferma il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, che è anche sindaco della città termale – Ora, visti i risultati positivi, viene esteso ai comuni della collina e della montagna. Ritengo estremamente apprezzabile lo spirito di collaborazione con i Comuni che il Consorzio di Bonifica esprime; questo intervento a favore del territorio rappresenta un metodo innovativo e concreto di prevenzione.”
"Ringraziamo il presidente Fritelli che apre così nuovi scenari di reale collaborazione – ha commentato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi -appoggiando un progetto che pone al centro della sua attività la manutenzione concreta e corretta che considera a dovere la componente acqua; dopo tanti anni di invadente urbanizzazione violenta servono fatti che vadano nell’opposta direzione".
La manutenzione è un elemento indispensabile della prevenzione: è noto che la mancata captazione delle acque meteoriche superficiali può provocare cedimenti nei versanti e danni anche pesanti sulla viabilità collinare e montana.
Il Consorzio, in coerenza con la sua mission di presidio idrogeologico e di difesa del suolo, mette a disposizione dei Comuni appositi escavatori di medie dimensioni, dotati anche di cingoli in gomma, per la protezione del manto stradale, che saranno impiegati a rotazione in tutto il territorio interessato; alle Amministrazioni comunali verrà affidata la scelta dei programmi, delle priorità e l’elenco degli interventi da realizzare.
Ne risulteranno benefici per l’intera comunità dell’Appennino.
Il Consorzio della Bonifica Parmense non è nuovo a iniziative del genere: già negli anni scorsi aveva avviato con successo il progetto “Difesa Attiva Appennino” per la prevenzione sul territorio collinare – montano, attraverso interventi diffusi e capillari di corretto uso del suolo.
"Il progetto Difesa Attiva Appennino ha avuto grande apprezzamento e molte aziende agricole hanno beneficiato del progetto di salvaguardia, contribuendo anche direttamente a segnalare per tempo il dissesto e consentendo al Consorzio di arginare il fenomeno – ha commentato il direttore del Consorzio Meuccio Berselli – Sos Bonifica, che presentiamo oggi per tutto il comprensorio montano, mostra quanto sia importante prevenire, anziché intervenire in emergenza con costi davvero esplosivi".
Scopo: prevenire frane e dissesti, così numerosi e devastanti nel nostro Appennino, che spesso danneggiano le vie di comunicazione.
L’iniziativa è stata presentata oggi in Piazza della Pace dal Presidente della Provincia Filippo Fritelli, dal Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi e dal Direttore Meuccio Berselli.
“Il progetto è già stato sperimentato con successo l’anno scorso a Salsomaggiore, che è stato il comune–pilota – afferma il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, che è anche sindaco della città termale – Ora, visti i risultati positivi, viene esteso ai comuni della collina e della montagna. Ritengo estremamente apprezzabile lo spirito di collaborazione con i Comuni che il Consorzio di Bonifica esprime; questo intervento a favore del territorio rappresenta un metodo innovativo e concreto di prevenzione.”
"Ringraziamo il presidente Fritelli che apre così nuovi scenari di reale collaborazione – ha commentato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi -appoggiando un progetto che pone al centro della sua attività la manutenzione concreta e corretta che considera a dovere la componente acqua; dopo tanti anni di invadente urbanizzazione violenta servono fatti che vadano nell’opposta direzione".
La manutenzione è un elemento indispensabile della prevenzione: è noto che la mancata captazione delle acque meteoriche superficiali può provocare cedimenti nei versanti e danni anche pesanti sulla viabilità collinare e montana.
Il Consorzio, in coerenza con la sua mission di presidio idrogeologico e di difesa del suolo, mette a disposizione dei Comuni appositi escavatori di medie dimensioni, dotati anche di cingoli in gomma, per la protezione del manto stradale, che saranno impiegati a rotazione in tutto il territorio interessato; alle Amministrazioni comunali verrà affidata la scelta dei programmi, delle priorità e l’elenco degli interventi da realizzare.
Ne risulteranno benefici per l’intera comunità dell’Appennino.
Il Consorzio della Bonifica Parmense non è nuovo a iniziative del genere: già negli anni scorsi aveva avviato con successo il progetto “Difesa Attiva Appennino” per la prevenzione sul territorio collinare – montano, attraverso interventi diffusi e capillari di corretto uso del suolo.
"Il progetto Difesa Attiva Appennino ha avuto grande apprezzamento e molte aziende agricole hanno beneficiato del progetto di salvaguardia, contribuendo anche direttamente a segnalare per tempo il dissesto e consentendo al Consorzio di arginare il fenomeno – ha commentato il direttore del Consorzio Meuccio Berselli – Sos Bonifica, che presentiamo oggi per tutto il comprensorio montano, mostra quanto sia importante prevenire, anziché intervenire in emergenza con costi davvero esplosivi".