ALLA CRISI CLIMATICA I CONSORZI DI BONIFICA RISPONDONO CON LA STAGIONE DELLE NUOVE OPERE: IN CORSO LAVORI PER OLTRE 4 MILIARDI. INAUGURATA NEL MANTOVANO IMPORTANTE CENTRALE IDROVORA PER SALVAGUARDARE TERRITORI DA PIENE DEL PO. FRANCESCOVINCENZI, Presidente ANBI “BISOGNA AVVIARE VELOCEMENTE LA PROGRAMMAZIONE PREVISTA DAL PNIISSI”
Roma, 14 giugno 2024 – Nel Mantovano la realizzazione della nuova centrale idrovora “Acque Alte” a Moglia di Sermide, fondamentale per la sicurezza idrogeologica del territorio in destra Po, è terminata.
“In attesa che prenda avvio la programmazione degli interventi indicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, i Consorzi di bonifica ed Irrigazione stanno realizzando lavori per oltre 4 miliardi di euro lungo la Penisola nel rispetto dei cronoprogrammi – rende noto Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – I principi di autogoverno e sussidiarietà si confermano garanzia di buona spesa, permettendoci, ancora una volta, di essere in sintonia con le esigenze del Paese, le cui comunità hanno nell’adattamento alla crisi climatica, una delle priorità.”
La nuova controchiavica è uno sbarramento in cemento armato per la difesa del comprensorio di bonifica dalle piene del “Grande Fiume”, dotata di due aperture per lo scarico “a gravità” delle acque; fu finanziata alcuni anni fa, grazie ad una convenzione fra enti: 5.500.000 euro furono resi disponibili dal Ministero dell’Ambiente tramite Regione Lombardia, mentre altri 2.250.000 euro arrivarono dall’allora Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
“Il manufatto fu da subito ideato anche per accogliere il nuovo impianto idrovoro ora inaugurato e costituito da 10 pompe per una portata complessiva di 40.000 litri al secondo, alloggiate in tubi d’acciaio zincato, che scavalcano la controchiavica per gettare, nel Po, le acque provenienti dal comprensorio durante gli eventi di piena” precisa il Direttore del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, Raffaele Monica.
L’impianto ha funzione scolante ed è già stato testato “sul campo” in questo periodo di copiose piogge, che unitamente al progressivo scioglimento della grande quantità di neve ancora presente in montagna, obbliga ad un’attenta gestione idraulica in un quadro di aumentato rischio alluvionale.
“La sicurezza dalle acque – aggiunge il Direttore Generale dell’Associazione dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), Massimo Gargano – è una condizione indispensabile ad attrarre gli investimenti necessari ad offrire nuove opportunità soprattutto ai giovani. L’Italia deve tornare ad essere protagonista, valorizzando le proprie eccellenze in un modello di sviluppo, che abbia il territorio al centro.”
“Per noi questo è un momento storico – commenta, infine, il Presidente dell’ente consortile, Simone Minelli – Dopo 120 anni di funzionamento è stato dismesso il gruppo di pompe idrovore risalenti al 1907, sostituito dal nuovo impianto, realizzato grazie ad un finanziamento della Struttura Commissariale per il Sisma 2012 di Regione Lombardia e pari ad ulteriori 7.500.000 euro.”
Analogo intervento per migliorare la sicurezza idrogeologica di quei territori sarà avviato entro breve sulla rete scolante “Acque Basse.”