Modena 6 marzo 2015 – “Il tema 2015 della Settimana della Bonifica individuato a livello nazionale sarà “La terra nutre, l’uomo la divora” per rimarcare come il tema del consumo dei suoli e del dissesto idrogeologico siano quanto mai drammaticamente attuali, nelle zone di pianura come nel territorio montano – sono le parole del Presidente del Consorzio della Bonifica Burana Francesco Vincenzi all’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del nuovo programma di intervento dell’Ente in montagna. “Con l’istituzione di una struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e il programma Italia sicura il Governo dimostra di avere preso consapevolezza dell’urgenza di affrontare in modo preventivo le problematiche di dissesto in Italia, non a disastri avvenuti. Dal canto nostro, come Burana, quello che potevamo fare lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo: incrementare l’impegno tecnico ed economico del Consorzio anche nei territori collinari e montani. Tra l’altro, aliquote praticamente inalterate, sono la riprova del fatto che la copertura dei sempre più gravosi costi inflattivi li stiamo recuperando tutti in termini di abbattimento spese ed efficienza dell’Ente.”
In Emilia-Romagna, negli anni, i territori urbanizzati sono aumentati spesso in modo disgiunto da dinamiche demografiche positive, superando la domanda effettiva di insediamenti abitativi, produttivi, di impianti tecnologici e infrastrutture. L’Emilia-Romagna “vanta” un dato record di 9 ettari al giorno di suolo consumato. E non tutti i cambiamenti nell’uso dei suoli sono reversibili: erosione dei suoli, siccità, declino della biodiversità e cambiamenti climatici sono spesso meccanismi permanenti.
Il Direttore del Burana, l’Ing. Cinalberto Bertozzi aggiunge: ”accanto ad un progressivo aumento dell’instabilità registrata nei territori montani la nostra risposta è quella di una presenza costante dei nostri tecnici impegnati nei sopralluoghi, un dialogo continuo con gli altri Enti locali e le Unioni dei Comuni, l’attenzione ad ogni segnalazione di dissesto che proviene dal pubblico o dai privati cittadini, una sempre maggiore efficienza nella gestione della tempistica delle pratiche. Anche la collaborazione dei proprietari privati nella gestione delle proprie alberature è fondamentale: in occasione di eventi di neve pesante come quello appena occorso, è fondamentale la pulizia degli alvei per limitare il rischio di ostacoli al deflusso nel reticolo minore, dato che già i materiali trasportati dalle piene creano forti occlusioni. Il Consorzio ha massimizzato l’impegno, sia in termini economici che nel rendere il programma degli interventi in montagna il più rispondente possibile al territorio.”
Accanto all’importo approvato dal Consiglio di Amministrazione del Burana per il territorio montano, si affianca la somma per gli interventi di somma urgenza e gli importi che residuano dai ribassi d’asta per far fronte ad esigenze impreviste. Il tutto accanto ai finanziamenti regionali e di Protezione Civile che annualmente possono rendersi disponibili.
Il sindaco di Pavullo Romano Canovi, Consigliere del Consorzio Burana, esprime soddisfazione per il salto di qualità che il Consorzio ha fatto in questi anni, rispettando gli impegni presi ed investendo di più in montagna, compatibilmente con il funzionamento generale dell’Ente: ”le esigenze del territorio montano non si possono certo risolvere con il programma del Consorzio, ma i contributi reinvestiti dei consorziati sono una garanzia di intervento tutti gli anni.”
In Emilia-Romagna, negli anni, i territori urbanizzati sono aumentati spesso in modo disgiunto da dinamiche demografiche positive, superando la domanda effettiva di insediamenti abitativi, produttivi, di impianti tecnologici e infrastrutture. L’Emilia-Romagna “vanta” un dato record di 9 ettari al giorno di suolo consumato. E non tutti i cambiamenti nell’uso dei suoli sono reversibili: erosione dei suoli, siccità, declino della biodiversità e cambiamenti climatici sono spesso meccanismi permanenti.
Il Direttore del Burana, l’Ing. Cinalberto Bertozzi aggiunge: ”accanto ad un progressivo aumento dell’instabilità registrata nei territori montani la nostra risposta è quella di una presenza costante dei nostri tecnici impegnati nei sopralluoghi, un dialogo continuo con gli altri Enti locali e le Unioni dei Comuni, l’attenzione ad ogni segnalazione di dissesto che proviene dal pubblico o dai privati cittadini, una sempre maggiore efficienza nella gestione della tempistica delle pratiche. Anche la collaborazione dei proprietari privati nella gestione delle proprie alberature è fondamentale: in occasione di eventi di neve pesante come quello appena occorso, è fondamentale la pulizia degli alvei per limitare il rischio di ostacoli al deflusso nel reticolo minore, dato che già i materiali trasportati dalle piene creano forti occlusioni. Il Consorzio ha massimizzato l’impegno, sia in termini economici che nel rendere il programma degli interventi in montagna il più rispondente possibile al territorio.”
Accanto all’importo approvato dal Consiglio di Amministrazione del Burana per il territorio montano, si affianca la somma per gli interventi di somma urgenza e gli importi che residuano dai ribassi d’asta per far fronte ad esigenze impreviste. Il tutto accanto ai finanziamenti regionali e di Protezione Civile che annualmente possono rendersi disponibili.
Il sindaco di Pavullo Romano Canovi, Consigliere del Consorzio Burana, esprime soddisfazione per il salto di qualità che il Consorzio ha fatto in questi anni, rispettando gli impegni presi ed investendo di più in montagna, compatibilmente con il funzionamento generale dell’Ente: ”le esigenze del territorio montano non si possono certo risolvere con il programma del Consorzio, ma i contributi reinvestiti dei consorziati sono una garanzia di intervento tutti gli anni.”