MODENA (3 marzo 2015) – Strade pubbliche ripristinate, fossi che attraversano paesi messi in sicurezza, scarpate consolidate. Un esempio dell’attività di bonifica nell’Appennino modenese con interventi puntuali del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
“Sia a Polinago che a Serramazzoni – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – abbiamo provveduto alla sistemazione di strade e fossi resesi inagibili a causa delle abbondanti precipitazioni atmosferiche e della mancata manutenzione. Un fatto resosi possibile grazie alla collaborazione e alle convenzioni in essere con i Comuni del comprensorio”.
“Ogni anno – aggiunge Pietro Torri, dirigente dell’ente consortile – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale svolge interventi di bonifica montana che, nel rispetto dell’ambiente, cercano di offrire soluzioni compatibili alla permanenza dell’uomo sul territorio, a fronte di pendii idrogeologicamente instabili. A disposizione mettiamo le nostre competenze tecniche e un lavoro di squadra anche con i singoli Comuni che quotidianamente lavorano con noi”.
“Un lavoro svolto a regola d’arte che ha consentito il recupero di un muro in sasso – afferma il sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei –: è quello di via del Veneziano nel nostro comune, a monte della strada, che consideriamo come un primo stralcio. Così come in via Cuccorosso la Bonifica è intervenuta per il completamento di una strada bianca, concludendo quanto già avviato negli anni passati”.
“Segnalo – prosegue il primo cittadino –, in particolare, l’intervento realizzato per la pulizia del fosso d’Erbaia, a monte e a valle dell’abitato di Talbignano che, appunto, è attraversato dallo stesso corso d’acqua. In sintesi, si rischiava l’esondazione all’interno dell’abitato in caso di piena: un lavoro strategico nella sua semplicità. Ha un valore enorme per la comunità che, in caso di allagamento, avrebbe comportato gravi danni agli edifici”.
“Questi interventi – aggiunge il primo cittadino Tomei – sono sempre più strategici per il territorio e richiederebbero ulteriori impegni finanziari”.
A Serramazzoni, invece, alcuni chilometri dopo il capoluogo in direzione località Pompeano in via Roncovecchio era presente un evidente cedimento di parte della banchina stradale dovuto ad uno smottamento verso valle del terreno. Un fatto dovuto alle intense precipitazioni invernali “che – ricorda l’assessore all’ambiente Simone G. Gianaroli – aggravarono le situazioni critiche già esistenti sul territorio, peggiorando il quadro complessivo ed esponendo a rischi anche i mezzi circolanti lungo la via interessata dalla frana”.
“Solo grazie al tempestivo intervento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – aggiunge l’assessore Gianaroli – , e l’esecuzione tramite i mezzi e le imprese affidatarie, si è potuto superare l’emergenza, mediante interventi sul versante idonei a ripristinare lo stato dei luoghi antecedente la frana. La nostra amministrazione ringrazia formalmente tutti i tecnici del Consorzio nonché gli operatori e le imprese affidatarie incaricate per eliminare le criticità”.
“Sia a Polinago che a Serramazzoni – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – abbiamo provveduto alla sistemazione di strade e fossi resesi inagibili a causa delle abbondanti precipitazioni atmosferiche e della mancata manutenzione. Un fatto resosi possibile grazie alla collaborazione e alle convenzioni in essere con i Comuni del comprensorio”.
“Ogni anno – aggiunge Pietro Torri, dirigente dell’ente consortile – il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale svolge interventi di bonifica montana che, nel rispetto dell’ambiente, cercano di offrire soluzioni compatibili alla permanenza dell’uomo sul territorio, a fronte di pendii idrogeologicamente instabili. A disposizione mettiamo le nostre competenze tecniche e un lavoro di squadra anche con i singoli Comuni che quotidianamente lavorano con noi”.
“Un lavoro svolto a regola d’arte che ha consentito il recupero di un muro in sasso – afferma il sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei –: è quello di via del Veneziano nel nostro comune, a monte della strada, che consideriamo come un primo stralcio. Così come in via Cuccorosso la Bonifica è intervenuta per il completamento di una strada bianca, concludendo quanto già avviato negli anni passati”.
“Segnalo – prosegue il primo cittadino –, in particolare, l’intervento realizzato per la pulizia del fosso d’Erbaia, a monte e a valle dell’abitato di Talbignano che, appunto, è attraversato dallo stesso corso d’acqua. In sintesi, si rischiava l’esondazione all’interno dell’abitato in caso di piena: un lavoro strategico nella sua semplicità. Ha un valore enorme per la comunità che, in caso di allagamento, avrebbe comportato gravi danni agli edifici”.
“Questi interventi – aggiunge il primo cittadino Tomei – sono sempre più strategici per il territorio e richiederebbero ulteriori impegni finanziari”.
A Serramazzoni, invece, alcuni chilometri dopo il capoluogo in direzione località Pompeano in via Roncovecchio era presente un evidente cedimento di parte della banchina stradale dovuto ad uno smottamento verso valle del terreno. Un fatto dovuto alle intense precipitazioni invernali “che – ricorda l’assessore all’ambiente Simone G. Gianaroli – aggravarono le situazioni critiche già esistenti sul territorio, peggiorando il quadro complessivo ed esponendo a rischi anche i mezzi circolanti lungo la via interessata dalla frana”.
“Solo grazie al tempestivo intervento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – aggiunge l’assessore Gianaroli – , e l’esecuzione tramite i mezzi e le imprese affidatarie, si è potuto superare l’emergenza, mediante interventi sul versante idonei a ripristinare lo stato dei luoghi antecedente la frana. La nostra amministrazione ringrazia formalmente tutti i tecnici del Consorzio nonché gli operatori e le imprese affidatarie incaricate per eliminare le criticità”.
Via Roncovecchio (Serramazzoni, Modena) (Large).JPG