REGGIO EMILIA, MANTOVA, MODENA (17 febbraio 2015) – Una singolare combinazione di pioggia sulla neve, su terreni saturi d’acqua. Nella giornata di lunedì il passaggio della perturbazione e lo scioglimento della neve caduta il 6 febbraio hanno provocato uno stato di piena della rete dei canali gestiti dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. Per poter smaltire la gran quantità di pioggia appena caduta e di neve che si sta sciogliendo il Consorzio ha dovuto attivare le Idrovore di Boretto, del Torrione a Gualtieri e di Mondine a Moglia. Nella giornata di oggi, martedì 17 febbraio, è stata avviata anche la grande Idrovora di San Siro a San Benedetto Po, che, con una capacità di sollevamento fino a 80 metri cubi al secondo, rappresenta l’estremo baluardo del sistema scolante della pianura tra Enza e Secchia.
Complessivamente la rete scolante smaltisce da 100 e 120 metri cubi d’acqua al secondo.
In campagna la situazione è resa più difficile dal ghiaccio e dalle ramaglie cadute, che ostacolano il regolare deflusso nei fossi privati, per questo motivo in parte ancora allagati.
Inoltre, il mancato funzionamento del telecontrollo consortile dovuto alla grande nevicata di una decina di giorni fa, rende tutt’ora necessario un monitoraggio in loco dei livelli dei canali, che impegna notte e giorno il personale del Consorzio.
Per poter fronteggiare adeguatamente la situazione di piena, allo stato non allarmante perché le previsioni meteorologiche sono piuttosto favorevoli, il Consorzio ha messo al lavoro una cinquantina di tecnici, impegnati nell’esercizio delle idrovore, nella pulizia dei tanti punti critici lungo i canali e nella gestione complessiva dell’evento di piena.
Le foto mostrano il Cavo Tresinaro (che ha origine a Reggio Emilia), nei pressi di Via dei Grilli a Rio Saliceto, Il Cavo Frassinara all’intersezione con il Canale del Borgazzo, a Novellara e, infine la chiavica del Bondanello a Moglia, il luogo altimetricamente più basso del comprensorio di bonifica, che costituisce il terminale naturale del sistema scolante gestito dal Consorzio.
Complessivamente la rete scolante smaltisce da 100 e 120 metri cubi d’acqua al secondo.
In campagna la situazione è resa più difficile dal ghiaccio e dalle ramaglie cadute, che ostacolano il regolare deflusso nei fossi privati, per questo motivo in parte ancora allagati.
Inoltre, il mancato funzionamento del telecontrollo consortile dovuto alla grande nevicata di una decina di giorni fa, rende tutt’ora necessario un monitoraggio in loco dei livelli dei canali, che impegna notte e giorno il personale del Consorzio.
Per poter fronteggiare adeguatamente la situazione di piena, allo stato non allarmante perché le previsioni meteorologiche sono piuttosto favorevoli, il Consorzio ha messo al lavoro una cinquantina di tecnici, impegnati nell’esercizio delle idrovore, nella pulizia dei tanti punti critici lungo i canali e nella gestione complessiva dell’evento di piena.
Le foto mostrano il Cavo Tresinaro (che ha origine a Reggio Emilia), nei pressi di Via dei Grilli a Rio Saliceto, Il Cavo Frassinara all’intersezione con il Canale del Borgazzo, a Novellara e, infine la chiavica del Bondanello a Moglia, il luogo altimetricamente più basso del comprensorio di bonifica, che costituisce il terminale naturale del sistema scolante gestito dal Consorzio.