Lugo 10 febbraio 2015 – Si continua a lavorare al Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale. Chiusa la fase di emergenza dovuta alle rotture di argini e agli allagamenti causati dall’eccezionale maltempo di giovedì 5 e venerdì 6 febbraio, il personale del Consorzio è infatti ancora all’opera per riportare alla completa normalità i territori colpiti nel suo comprensorio di competenza. Si sta inoltre stilando l’elenco dei danni, che fra pochi giorni sarà consegnato alla Protezione Civile.
Nei giorni dell’emergenza sono già state attivate tramite richiesta alla Regione Emilia-Romagna cinque procedure per interventi di somma urgenza per circa 275mila euro complessivi. Le richieste riguardano in primo luogo il ripristino delle rotture arginali verificatesi negli scoli consorziali Canal Vela ad Alfonsine e Fosso Vecchio a Villa Prati di Bagnacavallo. Necessario è anche il ripristino, tra Voltana e Alfonsine, dell’impianto idrovoro Ballirana, sommerso sempre dalla rotta del Canal Vela.
Nel territorio del comune di Ravenna i lavori di somma urgenza riguardano invece il ripristino dei canali scaricatori degli impianti idrovori denominati Primo e Secondo Bacino, a Mandriole e Casal Borsetti, necessari per mettere in sicurezza allevamenti di bestiame e impianti di cogenerazione e, nel caso del Secondo Bacino, anche alcune case in prossimità dell’abitato di Casal Borsetti.
Infine l’ultimo intervento urgente è relativo al ripristino della chiavica nel Canale di Bonifica in destra di Reno dello scolo Marcaccina, presso l’abitato di Sant’Alberto.
Tutti gli interventi verranno effettuati nell’arco di due settimane.
«Mentre prosegue la nostra attività per risolvere le situazioni dovute all’emergenza – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli – diventa sempre più chiaro quanto siano necessarie le ulteriori opere, da realizzare secondo un ordine di priorità prestabilito, che il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha già da tempo portato all’attenzione delle autorità preposte, per un totale di quasi 64 milioni di euro. Per questo accogliamo con soddisfazione le parole del presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Luca Piovaccari, che si è fatto portavoce presso la Regione della necessità di un piano di interventi strutturali sulla rete di bonifica.
Per il Consorzio, – specifica Asioli – come evidenziato anche nel Piano nazionale Anbi contro il dissesto idrogeologico recentemente presentato, sono cinque gli interventi prioritari di messa in sicurezza di altrettante realtà del Distretto di pianura.
Si parte dalla messa in sicurezza del Canale di Bonifica in Destra di Reno, con la riprofilatura e il consolidamento degli argini, passando poi alla costruzione di una cassa di espansione per la laminazione delle piene del Canale dei Mulini da realizzare tra gli abitati di Castel Bolognese e Solarolo.
Per quanto riguarda il Fosso Vecchio (che attraversa i comuni di Faenza, Cotignola, Bagnacavallo e Alfonsine) e il collettore Zaniolo (comuni di Imola, Massa Lombarda e Conselice) sono invece necessari, per il primo, una nuova cassa di espansione e per entrambi la sistemazione idraulica degli scoli afferenti.
Ultimo intervento necessario in pianura sarebbe la messa in sicurezza degli abitati di Lugo e Cotignola attraverso la sistemazione idraulica e la riqualificazione ambientale degli scoli Acque Chiare, Canaletta di Budrio e Arginello, con la realizzazione di nuove casse di espansione e il completamento della cassa Brignani.
Undici sarebbero invece gli interventi da realizzare nel Distretto Montano – conclude il presidente – per la messa in sicurezza di invasi e bacini nei comuni di Casola Valsenio (duramente colpito dal maltempo dei giorni scorsi), Riolo Terme, Brisighella, Dovadola, Tredozio, Imola, Borgo Tossignano e Casal Fiumanese.»
Nei giorni dell’emergenza sono già state attivate tramite richiesta alla Regione Emilia-Romagna cinque procedure per interventi di somma urgenza per circa 275mila euro complessivi. Le richieste riguardano in primo luogo il ripristino delle rotture arginali verificatesi negli scoli consorziali Canal Vela ad Alfonsine e Fosso Vecchio a Villa Prati di Bagnacavallo. Necessario è anche il ripristino, tra Voltana e Alfonsine, dell’impianto idrovoro Ballirana, sommerso sempre dalla rotta del Canal Vela.
Nel territorio del comune di Ravenna i lavori di somma urgenza riguardano invece il ripristino dei canali scaricatori degli impianti idrovori denominati Primo e Secondo Bacino, a Mandriole e Casal Borsetti, necessari per mettere in sicurezza allevamenti di bestiame e impianti di cogenerazione e, nel caso del Secondo Bacino, anche alcune case in prossimità dell’abitato di Casal Borsetti.
Infine l’ultimo intervento urgente è relativo al ripristino della chiavica nel Canale di Bonifica in destra di Reno dello scolo Marcaccina, presso l’abitato di Sant’Alberto.
Tutti gli interventi verranno effettuati nell’arco di due settimane.
«Mentre prosegue la nostra attività per risolvere le situazioni dovute all’emergenza – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli – diventa sempre più chiaro quanto siano necessarie le ulteriori opere, da realizzare secondo un ordine di priorità prestabilito, che il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha già da tempo portato all’attenzione delle autorità preposte, per un totale di quasi 64 milioni di euro. Per questo accogliamo con soddisfazione le parole del presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Luca Piovaccari, che si è fatto portavoce presso la Regione della necessità di un piano di interventi strutturali sulla rete di bonifica.
Per il Consorzio, – specifica Asioli – come evidenziato anche nel Piano nazionale Anbi contro il dissesto idrogeologico recentemente presentato, sono cinque gli interventi prioritari di messa in sicurezza di altrettante realtà del Distretto di pianura.
Si parte dalla messa in sicurezza del Canale di Bonifica in Destra di Reno, con la riprofilatura e il consolidamento degli argini, passando poi alla costruzione di una cassa di espansione per la laminazione delle piene del Canale dei Mulini da realizzare tra gli abitati di Castel Bolognese e Solarolo.
Per quanto riguarda il Fosso Vecchio (che attraversa i comuni di Faenza, Cotignola, Bagnacavallo e Alfonsine) e il collettore Zaniolo (comuni di Imola, Massa Lombarda e Conselice) sono invece necessari, per il primo, una nuova cassa di espansione e per entrambi la sistemazione idraulica degli scoli afferenti.
Ultimo intervento necessario in pianura sarebbe la messa in sicurezza degli abitati di Lugo e Cotignola attraverso la sistemazione idraulica e la riqualificazione ambientale degli scoli Acque Chiare, Canaletta di Budrio e Arginello, con la realizzazione di nuove casse di espansione e il completamento della cassa Brignani.
Undici sarebbero invece gli interventi da realizzare nel Distretto Montano – conclude il presidente – per la messa in sicurezza di invasi e bacini nei comuni di Casola Valsenio (duramente colpito dal maltempo dei giorni scorsi), Riolo Terme, Brisighella, Dovadola, Tredozio, Imola, Borgo Tossignano e Casal Fiumanese.»
Cassa Brignani