Piacenza ( 19 gennaio 2015) – La Corte di Appello di Bologna riunitasi in Camera di Consiglio ha recentemente emanato una sentenza che ha sancito la piena legittimità del contributo di bonifica imposto dal Consorzio di Bonifica di Piacenza alla Provincia di Piacenza in relazione ai numerosi immobili di proprietà della locale amministrazione. Una decisione che risale ad un contenzioso del periodo 1990-1999, ma che sarà un riferimento assai rilevante a livello giurisprudenziale per il futuro. La sentenza, per la rilevanza dell’organo giudicante, per l’ampiezza stessa del contenuto e soprattutto per l’esaustività delle sue motivazioni, rappresenta al contempo una fondamentale ed ulteriore tappa verso la definitiva conclusione della controversia riguardante anche il contributo di bonifica per gli immobili di proprietà del Comune di Piacenza.
Sottolineato che, nella gran parte degli immobili è stato riscontrato un concreto beneficio connesso alla presenza di opere del Consorzio di Bonifica o derivanti dall’attività consortile, la Corte d’Appello bolognese ha escluso solamente per alcuni casi la sussistenza dei presupposti impositivi negli immobili dell’amministrazione provinciale, immobili minori situati per lo più nei comprensori extraurbani di Bobbio, Borgonovo e nel quartiere Galleana.
Sottolineato che, nella gran parte degli immobili è stato riscontrato un concreto beneficio connesso alla presenza di opere del Consorzio di Bonifica o derivanti dall’attività consortile, la Corte d’Appello bolognese ha escluso solamente per alcuni casi la sussistenza dei presupposti impositivi negli immobili dell’amministrazione provinciale, immobili minori situati per lo più nei comprensori extraurbani di Bobbio, Borgonovo e nel quartiere Galleana.