Piacenza 7 Gennaio 2015 – Venti studenti del corso di Ingegneria Idraulica dell’Università degli Studi di Brescia hanno scoperto le importanti funzioni svolte dalla diga di Mignano a beneficio del territorio circostante partecipando ad una lezione didattica svoltasi in loco grazie all’interessamento e al supporto dei tecnici specializzati del Consorzio di Bonifica di Piacenza. I futuri ingegneri, grazie all’iniziativa del docente Roberto Ranzi, professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente dell’Università di Brescia, sono stati accolti e accompagnati dall’ingegner Marco Belicchi dello Studio Maione di Parma e dagli uomini della Bonifica piacentina lungo un percorso idraulico mirato in grado di esplicitare al meglio la concreta funzionalità della storica infrastruttura.
Nella prima parte dell’incontro si sono approfonditi in modo dettagliato gli scopi e le finalità per cui la diga fu costruita a cavallo tra gli Anni ’20 e ’30 e di come è mutato, nel corso di quasi un secolo, il suo utilizzo, il successivo potenziamento e la gestione dell’intera opera.
Particolare curiosità hanno destato gli strumenti tecnici idraulici utilizzati dal personale all’interno della struttura Casa di Guardia, vero centro operativo e cabina di regia della diga di Mignano, e le manovre che vengono effettuate su questi stessi strumenti per far defluire le acque dall’invaso verso il loro naturale alveo per poi tornare a valle.
Nella sala operativa della diga il personale consortile effettua monitoraggio 24 ore su 24 dei flussi delle acque e dei volumi delle precipitazioni attraverso l’analisi eseguita con il telecontrollo.
Durante il pomeriggio gli studenti hanno visitato i cunicoli e osservato le attività svolte dalla vasca di dissipazione e prima del rientro a Brescia hanno assistito alla proiezione di un video sui più recenti lavori di ammodernamento, manutenzione e ristrutturazione dell’invaso fondamentale per il contenimento delle piogge e per il costante sostegno fornito a tutto il comparto agricolo nei periodi maggiormente siccitosi.
Nella prima parte dell’incontro si sono approfonditi in modo dettagliato gli scopi e le finalità per cui la diga fu costruita a cavallo tra gli Anni ’20 e ’30 e di come è mutato, nel corso di quasi un secolo, il suo utilizzo, il successivo potenziamento e la gestione dell’intera opera.
Particolare curiosità hanno destato gli strumenti tecnici idraulici utilizzati dal personale all’interno della struttura Casa di Guardia, vero centro operativo e cabina di regia della diga di Mignano, e le manovre che vengono effettuate su questi stessi strumenti per far defluire le acque dall’invaso verso il loro naturale alveo per poi tornare a valle.
Nella sala operativa della diga il personale consortile effettua monitoraggio 24 ore su 24 dei flussi delle acque e dei volumi delle precipitazioni attraverso l’analisi eseguita con il telecontrollo.
Durante il pomeriggio gli studenti hanno visitato i cunicoli e osservato le attività svolte dalla vasca di dissipazione e prima del rientro a Brescia hanno assistito alla proiezione di un video sui più recenti lavori di ammodernamento, manutenzione e ristrutturazione dell’invaso fondamentale per il contenimento delle piogge e per il costante sostegno fornito a tutto il comparto agricolo nei periodi maggiormente siccitosi.