L’agricoltura femminile è terreno ‘Fertile’. A Palazzo Naselli Crispi l’evento dedicato alle donne in agricoltura del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara con la proiezione del docufilm promosso da “Le Donne dell’Ortofrutta
Ferrara, 7 marzo 2024 – Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha scelto di celebrare la Giornata Internazionale della donna con l’evento “Unire le forze per coltivare l’uguaglianza” – organizzato in collaborazione con ANBI Emilia – Romagna e l’associazione nazionale “Le donne dell’ortofrutta” – che ha esplorato le storie e le diverse esperienze delle donne che si occupano, a diverso titolo e con diversi ruoli, di agricoltura. Un settore che vede una presenza femminile davvero consistente secondo i dati ISTAT: 31,5% delle aziende agricole sono condotte da donne. Ma l’agricoltura rimane un comparto dove persistono diseguaglianze e carenza di welfare, come ha spiegato in apertura dell’evento, il presidente del Consorzio di Bonifica, Stefano Calderoni: “In Italia un’azienda agricola su tre è condotta da donne. Donne che hanno un livello di istruzione mediamente più alto rispetto agli uomini e soprattutto conducono aziende dove resilienza, sostenibilità, e capacità di innovare sono tratti distintivi. La grande capacità e competenza delle donne nel settore agricolo non è dunque in discussione. Ma se leggiamo attentamente i dati dell’ultimo censimento emerge un dato che ci deve far riflettere: le donne che conducono le aziende hanno un’età media di oltre 50 anni e questo significa che le più giovani faticano ancora a imporsi nel ruolo di imprenditrici agricole. Questo accade perché nelle aree interne spesso manca un sistema di welfare adeguato e la donna, proprio nel momento in cui ne ha bisogno perché magari decide di avere un figlio, non trova una rete adeguata di servizi di assistenza alla famiglia. Su questo occorre lavorare perché le donne saranno sempre più strategiche per immaginare un mondo più sostenibile e anche più giusto a livello di diritti e tutele”.
Nel corso dell’evento sono intervenute tre donne che hanno raccontato le loro diverse esperienze legate al settore agricolo a partire da Raffaella Zucaro, coordinatrice ANBI Emilia – Romagna e direttrice generale del CER (Canale Emiliano Romagnolo) che ha detto: “Nei Consorzi della nostra Regione lavora il 22% di donne ma sono ancora troppo poche quelle che occupano ruoli apicali, anche se situazione sta migliorando. Il CER è stato il primo Consorzio in Italia a pubblicare un documento per l’equità di genere che serve a colmare le disparità e a comprendere come intervenire sulle diverse problematiche. E sono orgogliosa di dire che come direttrice donna che occupa da poco la carica, sto anche cercando di migliorare la disparità di retribuzione che purtroppo ancora esiste anche nel mondo consortile”.
A seguire Marianna Ferrigno, ricercatrice del CREA – Centro per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria ha raccontato il suo lavoro di ricercatrice nel settore agricolo: “Lavoro da dieci anni come ricercatrice con un gruppo di lavoro composto perlopiù da donne giovani e quindi siamo molto sensibili al ruolo delle donne in agricoltura. Grazie al nostro lavoro facciamo pubblicazioni annuali con dati relativi al ruolo femminile nell’economia agraria che divulghiamo anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei diritti. Portiamo avanti, inoltre, progetti di ricerca con un gruppo dedicato alla parità di genere e promuoviamo l’accesso ai diritti delle lavoratrici in alcune aree dove ci sono problematiche a livello di tutele”.
Ha chiuso gli interventi Silvia Salvi, imprenditrice agricola e vicepresidente dell’associazione nazionale “Le Donne dell’Ortofrutta” che ha spiegato le finalità dell’associazione e introdotto il docufilm “FERTILE” con la regia e il montaggio di Alessandro Quadretti: “La nostra associazione nasce nel 2017 a Bologna per volontà di trenta socie che oggi sono 140 in tutta Italia con l’obiettivo di far conoscere la parte femminile dell’ortofrutta, dando una voce e un punto di vista diverso a un settore molto maschile. Il docufilm è proprio l’espressione di questo cambiamento di prospettiva, grazie ai racconti di donne che conducono le loro aziende con competenza, passione, amore per il territorio, tra gioia e fatiche. Certo c’è ancora tanto da fare per portare le donne a occupare posizioni dirigenziali, ma le cose stanno già cambiando. Come associazione portiamo avanti, inoltre, diversi progetti in tutta Italia e uno di questi, dedicato alla sana alimentazione, si terrà proprio a Ferrara il prossimo 28 marzo in Sala Estense e ha come titolo “L’ortofrutta come prevenzione”.