Emilia Centrale, avanti con l’iter per l’invaso in Val d’Enza. Nominata la Commissione tecnica giudicatrice
Reggio Emilia, 22 Febbraio 2024 – Torna tra le priorità all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale l’iter procedurale che porterà alla redazione del cosiddetto DOC.F.A.P. (Documento di fattibilità delle alternative progettuali richiesto dal nuovo codice degli appalti) prodromico alla successiva stesura del progetto in grado di compensare il deficit idrico in Val d’Enza con conseguente individuazione di un invaso idoneo a compensare le carenze stimate. La governance dell’ente, con interventi del presidente Lorenzo Catellani, del direttore Domenico Turazza e del dirigente Pietro Torri, riunita oggi con tutti i consiglieri presso un agriturismo in località Sesso (Re), ha approfondito tappe e tabella di marcia del progetto stesso che il Consorzio di bonifica sta portando avanti in sinergia con il Consorzio della Bonifica Parmense.
Di particolare evidenza la comunicazione dei soggetti che prenderanno parte alla Commissione tecnica di valutazione delle offerte pervenute e che vedrà, oltre a due componenti dei due enti consortili, anche dipartimenti universitari che hanno maturato nel tempo massima autorevolezza e indiscussa competenza professionale e di ricerca nel panorama nazionale degli esperti della materia idraulica: Università di Padova, Politecnico di Torino e Università di Bologna. E proprio, nell’ottica della massima trasparenza ed autonomia decisionale, i consorzi hanno scelto di allargare al massimo possibile il ventaglio dei membri qualificati della stessa commissione (la legge ne prevede infatti un numero minimo di 3 fino a 5 componenti) affinché entro il mese di marzo possano procedere alla valutazione tecnica della qualità e pertinenza delle offerte pervenute.
Al termine della decisione e successiva assegnazione di gara il soggetto che si sarà aggiudicato il progetto avrà dieci mesi di tempo per redigerlo prima della seconda fase (PFTE).