ANBI 14 ottobre 2014 – “Ferma restando la verifica di eventuali responsabilità, concentrare l’attenzione mediatica sulle eventuali carenze della Protezione Civile è come guardare il dito, mentre indica la luna.” Ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), a margine dell’incontro che la Giunta Provinciale di Trento ha tenuto, nell’idrovora di Grumo, con il Consorzio Trentino di Bonifica.
“La Protezione Civile – prosegue Gargano – ha, per scopo, il soccorso post evento; il vero problema resta invece la prevenzione, in merito alla quale permangono problemi di fondo come le lentezze degli iter burocratici causa di oltre due miliardi di euro, destinati ad interventi mai realizzati, ma anche un crescente abbandono del territorio che, in assenza di chiari interventi normativi, porterà, dal 1990 al 2016, alla perdita del 17,6% della Superficie Agricola Utile, pari cioè alla superficie delle regioni Sicilia e Sardegna.
Il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico – conclude Gargano – è un utile base di partenza.”
“La Protezione Civile – prosegue Gargano – ha, per scopo, il soccorso post evento; il vero problema resta invece la prevenzione, in merito alla quale permangono problemi di fondo come le lentezze degli iter burocratici causa di oltre due miliardi di euro, destinati ad interventi mai realizzati, ma anche un crescente abbandono del territorio che, in assenza di chiari interventi normativi, porterà, dal 1990 al 2016, alla perdita del 17,6% della Superficie Agricola Utile, pari cioè alla superficie delle regioni Sicilia e Sardegna.
Il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico – conclude Gargano – è un utile base di partenza.”