Il censimento del Consorzio, effettuato in collaborazione con gli uffici tecnici dei 22 Comuni colpiti, evidenzia 48 interventi urgenti da effettuare tra montagna e pianura
Parma, 21 Novembre 2023 – Oltre 10 milioni di euro è la cifra che la Bonifica Parmense ha stimato alle proprie infrastrutture (strade, impianti, canali, ponti) dopo le criticità idrauliche e idrologiche che hanno colpito 22 Comuni – 13 montani e 9 di pianura – nell’intero comprensorio gestito durante gli ultimi eventi precipitativi che, tra la seconda metà di ottobre e i primi giorni di novembre, si sono abbattuti nei territori della nostra provincia. L’importo dei lavori straordinari raggiunto è suddiviso su 48 interventi complessivi, che il Consorzio ha intenzione di effettuare tra le zone appenniniche e di pianura. Due di questi sono già stati completati: si tratta della strada di Bonifica “Poggio Gabrielli – Seghino”, nel Comune di Berceto, colpita da una frana; e della strada di Bonifica per il Castello di Ravarano, nel Comune di Calestano, che presentava cedimenti al piano viabile. Per entrambe, d’intesa con le rispettive amministrazioni comunali, era stata attivata la procedura di “somma urgenza” operativa.
MONTAGNA: DISSESTO IDROGEOLOGICO
Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Calestano, Corniglio, Fornovo, Pellegrino Parmense Solignano, Terenzo, Valmozzola, Varsi: ammontano a ben 13 i paesi montani colpiti, per un totale di 27 punti di criticità censiti dall’Ufficio tecnico consortile dopo gli eventi precipitativi delle scorse settimane, pari a un numero di altrettanti interventi da effettuare per riportare le condizioni di sicurezza sulle strade di bonifica e sui versanti. Oltre alle due somme urgenze già citate e completate dal Consorzio, lo scenario che si presenta è vario: rimozioni di massi e detriti, interventi di difesa spondale, sistemazioni di movimenti franosi, riprese dei piani viabili, consolidamenti delle scarpate e rafforzamenti corticali.
PIANURA: CRITICITÀ IDRAULICHE
Critica anche la situazione in pianura che vede coinvolte le strutture consortili degli impianti di sollevamento acque presenti, oltre che nella Città di Parma, anche nei territori di Busseto, Colorno, Polesine Zibello, Roccabianca, Soragna, Sorbolo Mezzani, Torrile, Traversetolo: 9 Comuni per un totale di 21 interventi da realizzare, quasi tutti di recupero dei manufatti consortili, dalle manutenzioni di chiaviche alla riparazione delle coperture sui tetti, oltre al ripristino spondale su alcuni canali della rete di bonifica nel comprensorio gestito.
I COMMENTI
“Le ricognizioni effettuate dai nostri responsabili sui territori, con il supporto degli uffici tecnici dei Comuni colpiti, ci hanno consentito di avere un quadro chiaro già poche ore dopo la fine dell’emergenza – evidenzia Fabrizio Useri, direttore generale della Bonifica Parmense –. Ad oggi, tra montagna e pianura, la stima di massima raggiunta è pari ad oltre 10 milioni di euro. Tutti questi dati sono stati condivisi con Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e Amministrazioni comunali dei territori”.
“La capacità di reazione dell’ente consortile, a livello non solo di gestione dell’emergenza, ma anche di organizzazione della struttura, è stata notevole – sottolinea la presidente della Bonifica Parmense, Francesca Mantelli – e ringrazio tutto il personale, sia interno agli uffici, sia di zona per essere riusciti ad intervenire con prontezza e rapidità a supporto dei territori colpiti”.
[Materiali allegati:
– una foto dell’intervento di somma urgenza completato dall’escavatore consortile sulla strada di bonifica “Poggio Gabrielli-Seghino”, nel Comune di Berceto;
– il PDF con l’elenco delle criticità censite dai tecnici dell’ente di bonifica suddivise per ubicazione, tipologia di evento, descrizione del danno e intervento che il Consorzio dovrà effettuare per il ripristino;