APPENNINO REGGIANO (2 ottobre 2014) – Il “Sentiero Matilde” presto inserito nei “Cammini d’Europa”. Accade grazie al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e al Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano in un progetto in convenzione sostenuto dal Piano di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna.
“Un sentiero che attraversa la provincia reggiana da Nord a Sud – spiega Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano Appennino Reggiano – ed è capace di coniugare le ricchezze ambientali e le testimonianze storiche. Di fatto contribuiamo ad organizzare l’offerta anche in funzione di una fruizione alternativa, come quella degli appassionati di trekking. Stiamo parlando di un vero ‘Cammino d’Europa’ perché il Sentiero Matilde segue l’antico percorso alto medievale, che dallo sbocco dell’Enza, portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti, fino a Toano e si dirigeva verso il crinale al Passo delle Forbici, attraverso la turrita "via delle Scalelle", per poi scendere verso i possedimenti toscani. L’itinerario permette di scoprire sia l’antico sistema di comunicazione, che quello difensivo, basato su castelli e case torri (Cavandola, Monchio, Sorchio e Riana sono tutte inserite nel percorso), ma anche le suggestioni di un territorio limitrofo (e collegato dalla sentieristica Cai) ancora integro, come le antiche sorgenti solforose di Quara, il ponte a schiena d’asino di Cadignano e i gessi del Secchia”.
“In questo modo la messa in sicurezza e il miglioramento dell’antico ‘Sentiero Matilde’ che la bonifica sta realizzando con imprenditoria locale – spiega Marino Zani, presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – consentirà al sentiero di entrare a far parte di ‘Cammini d’Europa’, il circuito internazionale di valorizzazione turistica integrata di itinerari culturali e di pellegrinaggio”.
“I lavori, iniziati lo scorso mese a Civago, sul sentiero Cai 690 (Antica Strada delle Scalelle), – spiega Angela Tincani, tecnico del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – sono ora giunti nella zona delle Balze del Malpasso, in Comune di Canossa, ai piedi del Castello”.
“L’Appennino è fatto di valli strategiche, come quella del Tassobbio a Casina – spiega Stefano Busanelli, assessore all’ambiente del Comune di Casina – anche perché da tempo si sta parlando della candidatura di queste aree nel Mab Unesco e questo può portare a importanti sinergie”.
“Gli interventi – prosegue la Tincani – riguardano l’aggiornamento e l’incremento della segnaletica turistica attraverso la sostituzione delle tabelle informative lungo il percorso. Si procederà quindi alla tabellazione di nuovi percorsi che si integrano al ‘Sentiero Matilde’, come, ad esempio la variante di Marola. Sarà inoltre assicurata la messa in sicurezza e miglioramento del percorso attraverso la sistemazione di manufatti esistenti. Verranno quindi riaperte le parti di sentiero abbandonate effettuando opere di miglioramento della percorribilità dello stesso”.
L’intervento complessivo sarà realizzato nei comuni di Canossa, Casina, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. L’importo del progetto è di 70.000 euro, finanziati per 46.000 euro dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e per i restanti 24.000 dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che ha curato la progettazione e la direzione dei lavori. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il Settore Turismo della Provincia di Reggio Emilia, i comuni interessati e la guida escursionistica Daniele Canossini.
“Un sentiero che attraversa la provincia reggiana da Nord a Sud – spiega Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano Appennino Reggiano – ed è capace di coniugare le ricchezze ambientali e le testimonianze storiche. Di fatto contribuiamo ad organizzare l’offerta anche in funzione di una fruizione alternativa, come quella degli appassionati di trekking. Stiamo parlando di un vero ‘Cammino d’Europa’ perché il Sentiero Matilde segue l’antico percorso alto medievale, che dallo sbocco dell’Enza, portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti, fino a Toano e si dirigeva verso il crinale al Passo delle Forbici, attraverso la turrita "via delle Scalelle", per poi scendere verso i possedimenti toscani. L’itinerario permette di scoprire sia l’antico sistema di comunicazione, che quello difensivo, basato su castelli e case torri (Cavandola, Monchio, Sorchio e Riana sono tutte inserite nel percorso), ma anche le suggestioni di un territorio limitrofo (e collegato dalla sentieristica Cai) ancora integro, come le antiche sorgenti solforose di Quara, il ponte a schiena d’asino di Cadignano e i gessi del Secchia”.
“In questo modo la messa in sicurezza e il miglioramento dell’antico ‘Sentiero Matilde’ che la bonifica sta realizzando con imprenditoria locale – spiega Marino Zani, presidente Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – consentirà al sentiero di entrare a far parte di ‘Cammini d’Europa’, il circuito internazionale di valorizzazione turistica integrata di itinerari culturali e di pellegrinaggio”.
“I lavori, iniziati lo scorso mese a Civago, sul sentiero Cai 690 (Antica Strada delle Scalelle), – spiega Angela Tincani, tecnico del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – sono ora giunti nella zona delle Balze del Malpasso, in Comune di Canossa, ai piedi del Castello”.
“L’Appennino è fatto di valli strategiche, come quella del Tassobbio a Casina – spiega Stefano Busanelli, assessore all’ambiente del Comune di Casina – anche perché da tempo si sta parlando della candidatura di queste aree nel Mab Unesco e questo può portare a importanti sinergie”.
“Gli interventi – prosegue la Tincani – riguardano l’aggiornamento e l’incremento della segnaletica turistica attraverso la sostituzione delle tabelle informative lungo il percorso. Si procederà quindi alla tabellazione di nuovi percorsi che si integrano al ‘Sentiero Matilde’, come, ad esempio la variante di Marola. Sarà inoltre assicurata la messa in sicurezza e miglioramento del percorso attraverso la sistemazione di manufatti esistenti. Verranno quindi riaperte le parti di sentiero abbandonate effettuando opere di miglioramento della percorribilità dello stesso”.
L’intervento complessivo sarà realizzato nei comuni di Canossa, Casina, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. L’importo del progetto è di 70.000 euro, finanziati per 46.000 euro dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e per i restanti 24.000 dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale che ha curato la progettazione e la direzione dei lavori. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il Settore Turismo della Provincia di Reggio Emilia, i comuni interessati e la guida escursionistica Daniele Canossini.