Parma, 6 novembre 202 – Con l’intensificarsi delle piogge a partire dal pomeriggio di sabato la Bonifica Parmense, confermando la reperibilità h24 di venti unità del proprio personale sino alla giornata di lunedì 6, ha prontamente effettuato, già dalla serata di sabato, la chiusura delle chiaviche dei canali consortili sui principali corsi d’acqua del comprensorio (i fiumi Enza e Taro e il torrente Parma) per evitare possibili rigurgiti di piena attivando, inoltre, le pompe idrovore dell’impianto di sollevamento di Foce Abbeveratoia, nella Città di Parma, in funzione a seconda della necessità.
Cospicui i fenomeni precipitativi, anche di carattere temporalesco, abbattutisi su tutto il Parmense tra il pomeriggio di sabato e le prime ore di domenica. I pluviometri consortili hanno registrato quantità medie di pioggia significative in particolare sulle zone montane, già fortemente colpite dalle precedenti perturbazioni: 123 mm sul crinale tra l’Enza e il Parma (con il Lago Paduli, in Provincia di Massa-Carrara che, in 24 ore, ha fatto registrare 118 mm; e l’Alpe di Succiso, nel Comune di Ventasso, in Provincia di Reggio Emilia, che ha visto raggiungere i 130 mm). Sul crinale del Parma le quantità medie segnalate vanno da 90 a 110 mm; sul crinale del Taro la media è stata di 120 mm.
Il monitoraggio del Consorzio prosegue su tutto il comprensorio gestito, dalla fascia appenninica e pedemontana (dove è ancora in corso il censimento sui territori per stabilire ubicazione ed entità delle diverse criticità idrauliche e idrogeologiche) alla zona della pianura che, oltre l’Enza – il cui passaggio odierno della piena è attualmente in atto e fa registrare un colmo di 10,78 metri nel territorio del Comune di Sorbolo Mezzani – vede sotto osservazione anche l’intera rete di canali consortili che, a causa dei terreni ormai intrisi dalle piogge, vede inziare a convogliarsi, in alcuni punti, le acque al suo interno. Il quadro è comunque sotto controllo e non evidenzia particolari situazioni di crisi.