Premiato anche il Consorzio Burana su proposta del Club per l’UNESCO di Modena
Durante la cerimonia di premiazione di venerdì 20 e sabato 21 ottobre a Palazzo Trinci di Foligno sono stati assegnati i premi per il “Riconoscimento a imprenditori e istituzioni che hanno attivato iniziative e progetti produttivi dimostrando una particolare sensibilità nei confronti dell’ambiente e del paesaggio”.
Modena, 24 ottobre 2024 – Tra i progetti candidati, si è distinto il Consorzio della Bonifica Burana ottenendo il DIPLOMA DI MERITO per gli “Impianti Redù, Principe, Torrazzuolo e Canale diversivo Gaggio-Panzano” a “Riconoscimento del costante impegno nella difesa del paesaggio e nell’uso sostenibile del territorio”. A fare gli onori di casa, gli organizzatori, il Club per l’Unesco Foligno e Valle del Clitunno e la Federazione nazionale dei Club per l’Unesco.
Il Presidente del Consorzio Burana, Francesco Vincenzi, spiega le peculiarità dell’opera premiata: “Si tratta di un importante intervento di riqualificazione del sistema di distribuzione delle acque nella zona in Destra Panaro, nel distretto di Nonantola, del valore di oltre 3milioni e 300mila euro, che ha modificato l’assetto irriguo di una zona fortemente votata ad un’agricoltura di eccellenza e sempre più penalizzata da lunghi periodi di siccità e gravi crisi idriche. La progettazione e realizzazione dei nuovi manufatti idraulici Redù, Principe, il potenziamento del Torrazzuolo e del Canale diversivo Gaggio-Panzano, all’interno del reticolo idraulico artificiale esistente, hanno reso possibile una realtà senza precedenti: portare l’acqua di Po (tramite il sistema del Canale emiliano Romagnolo) a 5.500 ettari di territorio nel nonantolano, lì dove l’acqua del fiume Panaro non era più sufficiente a soddisfare le richieste d’acqua di un’area ad alto valore agronomico. Senza trascurare le ricadute positive in termini paesaggistici e ambientali nel garantire un maggiore apporto idrico per affrontare i periodi deficitari in cui tutto l’ecosistema risente della mancanza di acqua con grave rischio di inaridimento e di rischio per la flora e la fauna presente nel territorio poiché privata degli habitat necessari alla loro sopravvivenza”.
Elisa Pellacani, Presidente del Club per l’Unesco di Modena aggiunge: “La proposta del Club per l’Unesco di Modena è stata originata dalla constatazione dell’effetto di tutela ambientale che gli interventi realizzati dal Consorzio della Bonifica Burana di Modena hanno prodotto: le condizioni per un risparmio della risorsa idrica e per un rimpinguamento delle falde, rendendo concreta la riduzione del rischio di inaridimento di un’area vasta e fertile, consentendo altresì la valorizzazione di ecosistemi acquatici, attuando iniziative previste dall’Agenda 2030 e più in generale di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Il riconoscimento da parte della giuria del Premio “La Fabbrica nel Paesaggio” costituisce una conferma dell’inderogabile necessità che sia riservata adeguata rilevanza (con scelte politico-amministrative e opportune risorse) all’attività di enti come il Consorzio Burana, che possono realizzare opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e della gestione ordinaria e straordinaria del territorio”.