La prolungata siccità e il rincaro esponenziale dei prezzi delle materie prime, a causa delle ripercussioni del conflitto russo-ucraino, superano del 10% le previsioni, ma vengono riassorbiti grazie alle oculate economie gestionali dell’ente. Il presidente Bonvicini: “Si procede spediti con oltre 60 interventi straordinari in pianura e montagna e con la realizzazione di nuove opere in corso per un investimento complessivo di 65 milioni di euro”
Reggio Emilia, 7 Luglio 2023 – È stato approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Emilia Centrale il bilancio 2022, dopo un’annata molto impegnativa che ha visto il Consorzio affrontare due emergenze non previste, date dall’eccezionale siccità che ha colpito la nostra Regione, con portate dei fiumi ai minimi storici per tutto il periodo estivo; e dall’aumento dei costi fissi e dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’energia elettrica.
Infatti, nel complesso, gli extra costi di esercizio – che ammontano a circa 2.672.000 euro – superano del 10% i costi di gestione previsti a budget, ma sono stati in gran parte riassorbiti dal Bilancio consortile grazie ad oculate economie di gestione e all’utilizzo di fondi iscritti a Bilancio. In tal modo si è limitato l’aggravio dei contributi da corrispondere da parte dei consorziati. Il complesso di queste operazioni ha consentito di chiudere il Bilancio al 31 dicembre 2022 con una perdita, pari a 285.000 euro, di poco superiore all’1% della parte corrente del Bilancio del Consorzio, destinata ad essere coperta con le riserve di Bilancio accumulate grazie ai risultati positivi ottenuti nel corso di questi anni dalla gestione del management.
Da rilevare soprattutto che, nonostante la peggiore siccità degli ultimi 80 anni il Consorzio, grazie all’adozione di un particolare regime del servizio idraulico – concordato con i rappresentanti delle associazioni agricole – è riuscito ad assicurare la risorsa idrica su tutto il comprensorio irriguo, con alcune criticità tipiche di zona come, ad esempio, in Val d’Enza la cui scarsità idrica è da considerarsi endemica. Inoltre è proseguito l’impegno dei tecnici del Consorzio in una serie di interventi in pianura e montagna, con oltre 60 interventi di manutenzione straordinaria e di realizzazione di nuove opere in corso per un investimento complessivo di circa 65 milioni di euro: lavori interamente progettati e diretti dai tecnici consortili che andranno a migliorare l’efficienza complessiva della rete idraulica e scolante consortile.
Il Presidente del Consorzio, Marcello Bonvicini, ha espresso la sua soddisfazione per la chiusura di un esercizio caratterizzato da criticità evidenti e che ha limitato al massimo le perdite: “Esprimo apprezzamento verso il Consorzio, gli amministratori e i revisori che hanno dato il massimo per l’ottenimento del risultato; è indubbio che anni come quello passato mettono a repentaglio la funzionalità nel tempo dei Consorzi e ci rammentano che servono, quanto prima, soluzioni strutturali in grado di assicurare l’approvvigionamento idrico e la sicurezza idraulica a tutto il nostro territorio”.