BOLOGNA – Durante la Settimana della Bonifica 2014, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e l’assessore regionale alla difesa del suolo, Paola Gazzolo, sabato 17 maggio 2014, hanno inaugurato IL CONTE, nuovo impianto idrovoro della Bonifica Renana a Sala Bolognese (BO): si tratta della principale opera idraulica realizzata negli ultimi dieci anni in Emilia-Romagna per la prevenzione degli allagamenti.
Oggi il sistema di pompe idrovore dell’impianto, collocato nell’area di confluenza tra Reno e Samoggia, può già sollevare una portata di 7 metri cubi al secondo, che a regime arriverà a 21 metri cubi al secondo. La realizzazione dell’impianto (che impiega le più moderne tecnologie applicate alla gestione di grandi portate idriche) ha comportato un investimento pubblico complessivo di 11 milioni di euro che saliranno a 15,5 con la realizzazione dell’ultimo stralcio, ancora in attesa di finanziamento.
L’opera si è resa necessaria a partire dal 1996 quando, a causa della subsidenza, si è verificata la mancata funzionalità del sistema di bonifica preesistente. Si registrano, infatti, in corrispondenza del bacino tra Sala Bolognese, Lavino di Mezzo e Anzola dell’Emilia le punte massime di subsidenza che superano in quest’ambito regionale i 30 mm all’anno. Il fenomeno della subsidenza, dovuto ai prelievi da falda, ha dimostrato qui tutta la propria capacità di incidenza sulla riduzione della sicurezza idraulica nel 1996 quando, a fronte di piogge con modesto tempo di ritorno (stimato in 5 anni per il bacino delle acque basse) si sono verificati consistenti allagamenti nel comprensorio. Sono stati quindi individuati una serie di interventi urgenti per ridurre il rischio di allagamento. Tra questi, il risezionamento dei canali collettori delle acque basse Dosoletto di Longara e Bagnetto, con adeguamento di relative chiaviche e ponti; l’esecuzione di un nuovo canale emissario collegato al collettore delle acque basse esistente e di una nuova chiavica di immissione nel Reno; la realizzazione del nuovo impianto idrovoro Il Conte con portata di 21 metri cubi al secondo.
La presentazione dell’impianto idrovoro è stata l’occasione per illustrare l’esperienza positiva di sussidiarietà realizzata in Emilia-Romagna tra consorzi di bonifica e amministrazioni pubbliche, come ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Renana, Giovanni Tamburini mentre Annamaria Martuccelli, direttore generale dell’ANBI , ha chiesto al ministro Galletti interventi concreti per avviare il programma di interventi di prevenzione del rischio predisposto dalle Bonifiche italiane. Erano presenti in rappresentanza delle categorie economiche e del mondo agricolo Marco Bergami, presidente della Cia di Bologna e Antonio Ferro presidente della Coldiretti di Bologna.
All’evento inaugurale (realizzato anche grazie alla sponsorizzazione delle principali ditte che hanno lavorato alla creazione dell’impianto – ABB Italia, ELECO sc, ECOTEC Sistemi srl, SINCOS srl e XYLEM Water Solutions Italia ) hanno partecipato oltre 150 tra amministratori locali, tecnici del settore e rappresentanti della Protezione Civile .
Oggi il sistema di pompe idrovore dell’impianto, collocato nell’area di confluenza tra Reno e Samoggia, può già sollevare una portata di 7 metri cubi al secondo, che a regime arriverà a 21 metri cubi al secondo. La realizzazione dell’impianto (che impiega le più moderne tecnologie applicate alla gestione di grandi portate idriche) ha comportato un investimento pubblico complessivo di 11 milioni di euro che saliranno a 15,5 con la realizzazione dell’ultimo stralcio, ancora in attesa di finanziamento.
L’opera si è resa necessaria a partire dal 1996 quando, a causa della subsidenza, si è verificata la mancata funzionalità del sistema di bonifica preesistente. Si registrano, infatti, in corrispondenza del bacino tra Sala Bolognese, Lavino di Mezzo e Anzola dell’Emilia le punte massime di subsidenza che superano in quest’ambito regionale i 30 mm all’anno. Il fenomeno della subsidenza, dovuto ai prelievi da falda, ha dimostrato qui tutta la propria capacità di incidenza sulla riduzione della sicurezza idraulica nel 1996 quando, a fronte di piogge con modesto tempo di ritorno (stimato in 5 anni per il bacino delle acque basse) si sono verificati consistenti allagamenti nel comprensorio. Sono stati quindi individuati una serie di interventi urgenti per ridurre il rischio di allagamento. Tra questi, il risezionamento dei canali collettori delle acque basse Dosoletto di Longara e Bagnetto, con adeguamento di relative chiaviche e ponti; l’esecuzione di un nuovo canale emissario collegato al collettore delle acque basse esistente e di una nuova chiavica di immissione nel Reno; la realizzazione del nuovo impianto idrovoro Il Conte con portata di 21 metri cubi al secondo.
La presentazione dell’impianto idrovoro è stata l’occasione per illustrare l’esperienza positiva di sussidiarietà realizzata in Emilia-Romagna tra consorzi di bonifica e amministrazioni pubbliche, come ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Renana, Giovanni Tamburini mentre Annamaria Martuccelli, direttore generale dell’ANBI , ha chiesto al ministro Galletti interventi concreti per avviare il programma di interventi di prevenzione del rischio predisposto dalle Bonifiche italiane. Erano presenti in rappresentanza delle categorie economiche e del mondo agricolo Marco Bergami, presidente della Cia di Bologna e Antonio Ferro presidente della Coldiretti di Bologna.
All’evento inaugurale (realizzato anche grazie alla sponsorizzazione delle principali ditte che hanno lavorato alla creazione dell’impianto – ABB Italia, ELECO sc, ECOTEC Sistemi srl, SINCOS srl e XYLEM Water Solutions Italia ) hanno partecipato oltre 150 tra amministratori locali, tecnici del settore e rappresentanti della Protezione Civile .