ANBI – “Da quando, applicando alla rovescia il principio della vite di Archimede, riusciamo grazie ad una coclea a produrre energia idroelettrica perfino in pianura, sfruttando piccoli salti d’acqua, i 181.000 chilometri della rete idraulica minore (35.850 a scopo irriguo, 44.381 per scolo, 47.637 ad uso promiscuo, 53.442 tubata) sono diventati uno straordinario, potenziale serbatoio energetico per la produzione di mini e microidroelettrico. Sarà questo uno dei temi al centro della Conferenza sulle Acque Irrigue, che si terrà a Roma, il 15 e 16 Luglio prossimi.” Lo afferma Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), in occasione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, in relazione alla quale è stato aperto al pubblico il sito del Parco Idroelettrico di San Lazzaro a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, gestito dal Consorzio di bonifica Brenta. In Italia, l’idroelettrico produce circa il 12% del fabbisogno energetico totale ed è indiscutibilmente l’energia rinnovabile più utilizzata. “Si ritiene però – prosegue Gargano – che il settore idroelettrico abbia esaurito le sue potenzialità sui grandi impianti. Sono invece diventati economicamente sostenibili i piccoli impianti; il mini idroelettrico rappresenterà sicuramente una grande opportunità, sia utilizzando acqua fluente che in condotta.” Si ricorda che oltre 7 milioni di ettari (circa un quarto della superficie nazionale) sono serviti da opere per lo scolo delle acque; inoltre, i Consorzi di bonifica gestiscono l’irrigazione su oltre 3 milioni di ettari.
I Consorzi di bonifica ed irrigui hanno sempre prodotto energia idroelettrica dalle dighe in loro gestione e, in anni recenti, si è sviluppata la produzione, sfruttando anche i piccoli salti dei canali irrigui.
I Consorzi di bonifica ed irrigui hanno sempre prodotto energia idroelettrica dalle dighe in loro gestione e, in anni recenti, si è sviluppata la produzione, sfruttando anche i piccoli salti dei canali irrigui.
Attualmente i Consorzi i bonifica ed irrigui producono oltre 376.000.000 kilowattora all’anno di energia idroelettrica, cui aggiungere oltre 1,8 milioni di kilowattora grazie al fotovoltaico.
Gli enti consorziali hanno già in progetto ulteriori 41 impianti (31 idroelettrici, 10 fotovoltaici), che produrranno ulteriori 45.939.369 kilowattora annui.