Gli ultimi 74 alunni giunti addirittura dalle Marche per visitare il museo presso la Chiavica di Boretto sul fiume Po, a felice conclusione delle attività svolte in collaborazione con ANBI Emilia-Romagna
Reggio Emilia, 13 Giugno 2023 – A conclusione delle attività formative, educative e didattiche dell’Emilia Centrale per l’Anno scolastico 2022-2023, svolte in sinergia con ANBI Emilia-Romagna, 74 alunni provenienti dall’Istituto comprensivo Montegranaro di Fermo, nelle Marche hanno assistito, accompagnati da sei insegnanti, ad una suggestiva performance multimediale presso il museo permanente allestito alla Chiavica di Boretto (RE), attraverso il cui racconto i giovanissimi hanno potuto apprendere il significato dell’attività di Bonifica e le principali funzioni necessarie alla tutela dei comprensori gestiti e alla difesa delle comunità, dalla sicurezza idraulica – con l’attività di contrasto al dissesto idrogeologico; all’irrigazione necessaria per le coltivazioni del territorio, all’insegna della sostenibilità e dell’efficientamento idrico.
Contattato dagli insegnanti marchigiani, rimasti positivamente colpiti dal ricco programma di attività – coordinato dalla Responsabile Comunicazione dell’Emilia Centrale, Marzia Bonicelli, raccontato attraverso diversi canali di comunicazione (dal sito dell’ente alle pagine social consortili) e condiviso anche dagli esperti e delle associazioni che collaborano con la Bonifica ormai da tempo – il Consorzio ha dunque eccezionalmente esteso la possibilità di accogliere i giovani studenti di Fermo in un’ottica di interscambio extraterritoriale e interculturale che potesse avvicinare i due territori dell’Emilia e delle Marche, in una sorta di “gemellaggio” tra la Bonifica nostrana e le giovani generazioni dell’Adriatico.
È il felice epilogo di un anno scolastico in cui, con la fine della pandemia, è stato possibile effettuare una ripresa a pieno regime di tutti i progetti formativi imbastiti dall’Emilia Centrale che, con il sostegno di ANBI Emilia-Romagna e la collaborazione di esperti e associazioni sul territorio, ha allestito un’offerta sempre più diversificata nelle attività in grado di coinvolgere oltre 2350 ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della regione (e oltre): dalle visite agli impianti consortili, grazie al personale dell’ente coordinato dal Capo Settore Mauro Bigliardi e che hanno visto il prezioso apporto del geostorico Antonio Canovi per lo svolgimento della parte legata alla conoscenza del territorio con lezioni teoriche in classe e “sul campo”; ai progetti seguiti in sinergia con La Lumaca per promuovere una cultura della sostenibilità in modo coinvolgente e innovativo, grazie anche all’aiuto dei tecnici della bonifica Massimo Righi e Sandro Baldelli; alle visite presso l’orto botanico dell’impianto consortile di San Siro a San Benedetto Po e del nodo idraulico di Mondine a Moglia, entrambi nel Mantovano, in sinergia con il Parco delle Golene Foce Secchia e con il prezioso contributo della squadra coordinata dal tecnico Sandro Bellintani; alla collaborazione con il gruppo folkloristico il Melograno nella creazione dell’Officina Etica ambientale per le prime classi della primaria con l’obiettivo di fornire un’offerta formativa sui temi legati ad ambiente e sviluppo sostenibile. E ancora: le uscite sul territorio, seguite dai membri dell’ente Valentina Preti e Italo Iotti; gli spettacoli di Lorenzo Bonazzi, l’attore ed educatore di ANBI ER; lo stesso direttore generale del Consorzio, Domenico Turazza, che ha trattato le tematiche consortili durante un incontro con 50 studenti presso il Centro Culturale Polivalente di Gattatico, nell’ambito delle lezioni dell’Università del tempo libero.
“Siamo già al lavoro per l’anno scolastico 2023-2024 – conferma Marzia Bonicelli, Responsabile Comunicazione dell’Emilia Centrale – con un nuovo progetto dal titolo ‘Il viaggio delle acque, dal crinale al Po’, piccolo atelier geostorico rivolto alle classi della scuola primaria a partire dalla terza e che ha come obiettivi la conoscenza del territorio attraverso l’approfondimento sia storico che geografico, la riflessione sulle modalità di regolamentazione delle acque di superficie da parte dei consorzi di bonifica e il rispetto per l’ambiente con cenni al climate change e all’Agenda 2030”.