Supera i 30 milioni di euro l’importo approvato dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale nel Bilancio di previsione per l’attività di gestione dell’esercizio 2014, che programma la gestione ordinaria dell’ente, gli interventi di manutenzione e la realizzazione di nuove opere finalizzate alla difesa idrogeologica del territorio e all’efficiente distribuzione delle risorse idriche. Oltre metà dell’intero esercizio (16.822.075 euro) è costituito da nuove opere e manutenzioni straordinarie che saranno realizzate dal Consorzio grazie a finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione e di altri enti pubblici.
«L’approvazione del Bilancio è stata anche l’occasione per il Consorzio per fare il punto della situazione sullo stato di realizzazione dei progetti strategici – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli – pur nella costante incertezza causata dall’instabilità dei Governi nazionali e quindi dai costanti dubbi sull’entità dei finanziamenti per le nuove opere.»
Per il Distretto di pianura, per quanto attiene al settore di bonifica sono da anni completati i lavori che hanno portato alla realizzazione di due casse di espansione e relative opere collegate a Massa Lombarda, a protezione dell’abitato di Conselice, e Alfonsine, e della cassa di laminazione per le piene del canale di scolo Brignani a Lugo. Altre tre casse di espansione sono poi state ipotizzate a Castelbolognese, Faenza e Alfonsine, mentre diventa sempre più urgente la riprofilatura degli argini per la sistemazione del Canale di Bonifica in destra di Reno: per la realizzazione di tutti queste opere servirebbe che lo Stato aprisse importanti canali di finanziamento.
«Per ovviare parzialmente alla temporanea stasi di finanziamenti pubblici per nuovi interventi di bonifica idraulica – commenta il presidente Asioli – il Consorzio ha dovuto progressivamente potenziare l’attività di manutenzione straordinaria della sua rete scolante svolta con le proprie risorse finanziarie, a beneficio dell’intero comprensorio di pianura, in particolare delle aree urbane. Nel 2014 gli interventi di manutenzione della rete di canali di bonifica, quali diserbi, espurghi, risezionamenti, riprese di frane e smottamenti delle scarpate, sono stati programmati per un importo di 2 milioni 681mila euro.»
Anche il settore irriguo è determinante per l’attività del Consorzio nel distretto di pianura. Dopo l’estensione della rete irrigua nelle aree Selice-Santerno, Santerno-Senio e Senio-Lamone, che ha impegnato il Consorzio per oltre cinque anni e che nel 2015 andrà a completamento con la copertura dell’area compresa tra Cer e via Emilia e la costruzione di un nuovo distretto nei pressi di Villa San Martino, dal 2016 sono stati previsti ulteriori importanti progetti. È in programma infatti la realizzazione di un progetto per la distribuzione irrigua del Cer nell’area Sillaro-Selice nel comune di Imola. Saranno inoltre svolti interventi di riqualificazione degli impianti irrigui Selice e Tarabina. Gli obiettivi strategici del Consorzio in campo irriguo prevedono, infine, l’estensione del modello di distribuzione tramite condotte in pressione all’area a valle del Cer, attualmente servita dalla rete di canali consortili a cielo aperto. L’idea progettuale è di utilizzare i canali principali in ciascun comparto idraulico come dorsali di vettoriamento, da cui verranno spiccate le derivazioni per l’alimentazione dei singoli distretti irrigui. Tali opere, che saranno candidate ai finanziamenti del futuro, auspicabile piano irriguo nazionale, consentiranno di supportare le produzioni a più alto indotto, con un sistema di distribuzione più efficiente dell’attuale in termini di contenimento della risorsa idrica utilizzata. Esse assumono quindi una rilevanza strategica per lo sviluppo economico sostenibile del territorio locale.
L’attività svolta dal Consorzio nel Distretto montano è stata come sempre ispirata al mantenimento della consolidata presenza dell’ente nel territorio e ha riguardato un’intensa e articolata attività di progettazione nel 2013, che troverà compimento con la realizzazione di importanti lavori nel 2014. I progetti hanno riguardato opere di sistemazione idraulico-forestale, opere irrigue, strade e acquedotti rurali, manutenzione di opere pubbliche di bonifica e opere infrastrutturali che sono ora in fase di realizzazione per un importo di oltre 7 milioni di euro. «Pur riconoscendo con orgoglio che tutta la consistente mole di lavoro è stata resa possibile dalla potenzialità operativa dell’ente – prosegue Asioli – si ribadisce che è quanto mai auspicabile una rapida definizione del ruolo del Consorzio di Bonifica nel territorio montano, sia da parte della Regione Emilia-Romagna che della Regione Toscana, per consentire di decidere se adeguare o meno la struttura operativa alle crescenti richieste di collaborazione che vengono avanzate, mantenendo inalterata la consolidata presenza sul territorio, testimoniata dalla stima e fiducia delle istituzioni e degli stessi consorziati nei confronti dell’ente.»
«La riduzione del rischio idrogeologico è possibile solo se il Governo italiano interviene per eliminare per tale settore i vincoli del patto di stabilità e se si sanno cogliere le opportunità offerte dalle risorse europee della programmazione di sviluppo rurale» aggiunge Asioli, riprendendo quanto affermato dal presidente dell’Anbi Massimo Gargano in apertura dell’undicesima Conferenza Organizzativa dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che si è conclusa pochi giorni fa a Venezia.
«L’inverno ormai alle spalle – conclude Asioli – ha posto con forza il tema del dissesto del territorio, incrementato da piovosità eccezionali, conseguenza dei cambiamenti climatici. E ha confermato quanto sia importante l’impegno dei Consorzi di bonifica Ci uniamo perciò alla richiesta del presidente dell’Anbi Gargano, affinché le Amministrazioni territoriali facciano proprio il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico elaborato dai Consorzi di bonifica, una risposta concreta, frutto dell’esperienza unica maturata sul territorio».
Per quanto riguarda la gestione ordinaria del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, si ricorda infine che i contribuenti hanno tempo fino al 31 marzo per effettuare il pagamento del contributo pervenuto presso il loro domicilio, possibile anche online sul sito www.bonificalugo.it. Si tratta del contributo, previsto dalla legge regionale 42 del 1984, che sono chiamati a versare tutti i proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio del Consorzio per compartecipare alle spese di manutenzione, esercizio e vigilanza delle opere di bonifica, fondamentali per la sicurezza idraulica dei nostri territori. Il contributo può essere pagato tramite il bollettino inviato al domicilio dei contribuenti oppure online con carta di credito sul sito del Consorzio, www.bonificalugo.it, nella sezione "I Servizi". Sempre nella medesima sezione, alla voce "Avvisi di pagamento" è attivo il servizio "Contribuenza facile", dove è possibile ottenere informazioni dettagliate su cosa si paga e perché, sui dati catastali degli immobili soggetti a contributo ed effettuare richieste di voltura.
«L’approvazione del Bilancio è stata anche l’occasione per il Consorzio per fare il punto della situazione sullo stato di realizzazione dei progetti strategici – afferma il presidente del Consorzio, Alberto Asioli – pur nella costante incertezza causata dall’instabilità dei Governi nazionali e quindi dai costanti dubbi sull’entità dei finanziamenti per le nuove opere.»
Per il Distretto di pianura, per quanto attiene al settore di bonifica sono da anni completati i lavori che hanno portato alla realizzazione di due casse di espansione e relative opere collegate a Massa Lombarda, a protezione dell’abitato di Conselice, e Alfonsine, e della cassa di laminazione per le piene del canale di scolo Brignani a Lugo. Altre tre casse di espansione sono poi state ipotizzate a Castelbolognese, Faenza e Alfonsine, mentre diventa sempre più urgente la riprofilatura degli argini per la sistemazione del Canale di Bonifica in destra di Reno: per la realizzazione di tutti queste opere servirebbe che lo Stato aprisse importanti canali di finanziamento.
«Per ovviare parzialmente alla temporanea stasi di finanziamenti pubblici per nuovi interventi di bonifica idraulica – commenta il presidente Asioli – il Consorzio ha dovuto progressivamente potenziare l’attività di manutenzione straordinaria della sua rete scolante svolta con le proprie risorse finanziarie, a beneficio dell’intero comprensorio di pianura, in particolare delle aree urbane. Nel 2014 gli interventi di manutenzione della rete di canali di bonifica, quali diserbi, espurghi, risezionamenti, riprese di frane e smottamenti delle scarpate, sono stati programmati per un importo di 2 milioni 681mila euro.»
Anche il settore irriguo è determinante per l’attività del Consorzio nel distretto di pianura. Dopo l’estensione della rete irrigua nelle aree Selice-Santerno, Santerno-Senio e Senio-Lamone, che ha impegnato il Consorzio per oltre cinque anni e che nel 2015 andrà a completamento con la copertura dell’area compresa tra Cer e via Emilia e la costruzione di un nuovo distretto nei pressi di Villa San Martino, dal 2016 sono stati previsti ulteriori importanti progetti. È in programma infatti la realizzazione di un progetto per la distribuzione irrigua del Cer nell’area Sillaro-Selice nel comune di Imola. Saranno inoltre svolti interventi di riqualificazione degli impianti irrigui Selice e Tarabina. Gli obiettivi strategici del Consorzio in campo irriguo prevedono, infine, l’estensione del modello di distribuzione tramite condotte in pressione all’area a valle del Cer, attualmente servita dalla rete di canali consortili a cielo aperto. L’idea progettuale è di utilizzare i canali principali in ciascun comparto idraulico come dorsali di vettoriamento, da cui verranno spiccate le derivazioni per l’alimentazione dei singoli distretti irrigui. Tali opere, che saranno candidate ai finanziamenti del futuro, auspicabile piano irriguo nazionale, consentiranno di supportare le produzioni a più alto indotto, con un sistema di distribuzione più efficiente dell’attuale in termini di contenimento della risorsa idrica utilizzata. Esse assumono quindi una rilevanza strategica per lo sviluppo economico sostenibile del territorio locale.
L’attività svolta dal Consorzio nel Distretto montano è stata come sempre ispirata al mantenimento della consolidata presenza dell’ente nel territorio e ha riguardato un’intensa e articolata attività di progettazione nel 2013, che troverà compimento con la realizzazione di importanti lavori nel 2014. I progetti hanno riguardato opere di sistemazione idraulico-forestale, opere irrigue, strade e acquedotti rurali, manutenzione di opere pubbliche di bonifica e opere infrastrutturali che sono ora in fase di realizzazione per un importo di oltre 7 milioni di euro. «Pur riconoscendo con orgoglio che tutta la consistente mole di lavoro è stata resa possibile dalla potenzialità operativa dell’ente – prosegue Asioli – si ribadisce che è quanto mai auspicabile una rapida definizione del ruolo del Consorzio di Bonifica nel territorio montano, sia da parte della Regione Emilia-Romagna che della Regione Toscana, per consentire di decidere se adeguare o meno la struttura operativa alle crescenti richieste di collaborazione che vengono avanzate, mantenendo inalterata la consolidata presenza sul territorio, testimoniata dalla stima e fiducia delle istituzioni e degli stessi consorziati nei confronti dell’ente.»
«La riduzione del rischio idrogeologico è possibile solo se il Governo italiano interviene per eliminare per tale settore i vincoli del patto di stabilità e se si sanno cogliere le opportunità offerte dalle risorse europee della programmazione di sviluppo rurale» aggiunge Asioli, riprendendo quanto affermato dal presidente dell’Anbi Massimo Gargano in apertura dell’undicesima Conferenza Organizzativa dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che si è conclusa pochi giorni fa a Venezia.
«L’inverno ormai alle spalle – conclude Asioli – ha posto con forza il tema del dissesto del territorio, incrementato da piovosità eccezionali, conseguenza dei cambiamenti climatici. E ha confermato quanto sia importante l’impegno dei Consorzi di bonifica Ci uniamo perciò alla richiesta del presidente dell’Anbi Gargano, affinché le Amministrazioni territoriali facciano proprio il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico elaborato dai Consorzi di bonifica, una risposta concreta, frutto dell’esperienza unica maturata sul territorio».
Per quanto riguarda la gestione ordinaria del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, si ricorda infine che i contribuenti hanno tempo fino al 31 marzo per effettuare il pagamento del contributo pervenuto presso il loro domicilio, possibile anche online sul sito www.bonificalugo.it. Si tratta del contributo, previsto dalla legge regionale 42 del 1984, che sono chiamati a versare tutti i proprietari di immobili ricadenti nel comprensorio del Consorzio per compartecipare alle spese di manutenzione, esercizio e vigilanza delle opere di bonifica, fondamentali per la sicurezza idraulica dei nostri territori. Il contributo può essere pagato tramite il bollettino inviato al domicilio dei contribuenti oppure online con carta di credito sul sito del Consorzio, www.bonificalugo.it, nella sezione "I Servizi". Sempre nella medesima sezione, alla voce "Avvisi di pagamento" è attivo il servizio "Contribuenza facile", dove è possibile ottenere informazioni dettagliate su cosa si paga e perché, sui dati catastali degli immobili soggetti a contributo ed effettuare richieste di voltura.