Uno spettacolo ironico e irriverente: Terra dura in Multicolor che verrà portato in scena a Mirandola – in collaborazione con il Comune di Mirandola – in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
L’impronta di Lorenzo Bonazzi, personaggio ormai noto nelle scuole di tutta l’Emilia-Romagna, è forte anche nel suo ultimo lavoro dedicato agli scariolanti. Lo spettacolo teatrale Terra dura in Multicolor racconta in maniera divulgativa la storia dell’attività di bonifica, a partire dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore, è presentata con un linguaggio semplice e diretto dove poesia e situazioni bizzarre si rincorrono dando vita ad una divertente lezione sul lavoro degli scariolanti.
È lui, quindi, il vero protagonista, lo scariolante: il suo lavoro, la fatica, le abitudini, i sacrifici che oggi sembrano persi in un tempo immemore. Si parla di centuriazione, del controllo dei fiumi in epoca medievale, della legge Baccarini, del passaggio dalla mezzadria alla nascita delle prime cooperative agricole di braccianti, per terminare con un riferimento alle moderne opere di bonifica e di gestione delle acque.
Lo spettacolo è rivolto agli alunni delle scuole superiori: sono 7 le classi del Galilei di Mirandola che parteciperanno come pubblico assieme alle insegnanti. E il 3 aprile prossimo andrà in scena a Vignola.
“Il teatro della bonifica nasce da una collaborazione tra l’Associazione regionale delle bonifiche emiliano-romagnole Urber e i Consorzi stessi – dichiara il Direttore del Burana Cinalberto Bertozzi. Scegliendo un approccio creativo creiamo conoscenza in tema di bonifica utilizzando le tecniche dell’arte, a supporto della formazione tradizionale in aula. Il risultato è che i ragazzi vengono coinvolti in maniera divertente, il che dimostra una grande ritorno di attenzione da parte loro. Sono spettacoli che lasciano il segno nei ragazzi che vi partecipano. Il fatto di farlo nella Giornata Mondiale dell’Acqua, si colloca poi in un discorso più ampio di promozione di una cultura di bonifica e di buone pratiche di manutenzione per la gestione delle acque.”
In questi giorni, infatti, il Consorzio della Bonifica Burana sta diramando la comunicazioni in tema di manutenzione dei fossi irrigui e di scolo delle acque per i proprietari di terreni, che invitano al rispetto di una corretta esecuzione dei lavori necessari al mantenimento di una buona funzionalità ed efficienza idraulica nei canali e fossi privati. La collaborazione di ognuno è fondamentale per garantire un buon deflusso delle acque in tutto il reticolo di bonifica.
Il Presidente del Burana Francesco Vincenzi aggiunge: “è solo attraverso un approccio multidisciplinare che possiamo ottenere un’efficace comunicazione sul territorio: gli interlocutori in gioco sono molto diversi tra loro, si impone dunque anche una diversità di linguaggi da utilizzare. I nostri contribuenti, gli studenti del territorio, gli agricoltori, gli abitanti del nostro Appennino: a tutti loro va il nostro sforzo per spiegare quanto lavoro c’è dietro il mantenimento di un buon reticolo di oltre 2.500 chilometri canali, la complessità di orchestrare oltre 50 impianti per scolo e irrigazione con inverni caratterizzati da piene sempre più frequenti ed estati sempre più siccitose.”
L’impronta di Lorenzo Bonazzi, personaggio ormai noto nelle scuole di tutta l’Emilia-Romagna, è forte anche nel suo ultimo lavoro dedicato agli scariolanti. Lo spettacolo teatrale Terra dura in Multicolor racconta in maniera divulgativa la storia dell’attività di bonifica, a partire dai primi canali in epoca romana sino alle moderne pompe idrovore, è presentata con un linguaggio semplice e diretto dove poesia e situazioni bizzarre si rincorrono dando vita ad una divertente lezione sul lavoro degli scariolanti.
È lui, quindi, il vero protagonista, lo scariolante: il suo lavoro, la fatica, le abitudini, i sacrifici che oggi sembrano persi in un tempo immemore. Si parla di centuriazione, del controllo dei fiumi in epoca medievale, della legge Baccarini, del passaggio dalla mezzadria alla nascita delle prime cooperative agricole di braccianti, per terminare con un riferimento alle moderne opere di bonifica e di gestione delle acque.
Lo spettacolo è rivolto agli alunni delle scuole superiori: sono 7 le classi del Galilei di Mirandola che parteciperanno come pubblico assieme alle insegnanti. E il 3 aprile prossimo andrà in scena a Vignola.
“Il teatro della bonifica nasce da una collaborazione tra l’Associazione regionale delle bonifiche emiliano-romagnole Urber e i Consorzi stessi – dichiara il Direttore del Burana Cinalberto Bertozzi. Scegliendo un approccio creativo creiamo conoscenza in tema di bonifica utilizzando le tecniche dell’arte, a supporto della formazione tradizionale in aula. Il risultato è che i ragazzi vengono coinvolti in maniera divertente, il che dimostra una grande ritorno di attenzione da parte loro. Sono spettacoli che lasciano il segno nei ragazzi che vi partecipano. Il fatto di farlo nella Giornata Mondiale dell’Acqua, si colloca poi in un discorso più ampio di promozione di una cultura di bonifica e di buone pratiche di manutenzione per la gestione delle acque.”
In questi giorni, infatti, il Consorzio della Bonifica Burana sta diramando la comunicazioni in tema di manutenzione dei fossi irrigui e di scolo delle acque per i proprietari di terreni, che invitano al rispetto di una corretta esecuzione dei lavori necessari al mantenimento di una buona funzionalità ed efficienza idraulica nei canali e fossi privati. La collaborazione di ognuno è fondamentale per garantire un buon deflusso delle acque in tutto il reticolo di bonifica.
Il Presidente del Burana Francesco Vincenzi aggiunge: “è solo attraverso un approccio multidisciplinare che possiamo ottenere un’efficace comunicazione sul territorio: gli interlocutori in gioco sono molto diversi tra loro, si impone dunque anche una diversità di linguaggi da utilizzare. I nostri contribuenti, gli studenti del territorio, gli agricoltori, gli abitanti del nostro Appennino: a tutti loro va il nostro sforzo per spiegare quanto lavoro c’è dietro il mantenimento di un buon reticolo di oltre 2.500 chilometri canali, la complessità di orchestrare oltre 50 impianti per scolo e irrigazione con inverni caratterizzati da piene sempre più frequenti ed estati sempre più siccitose.”