MODENA – “Quest’anno nel comprensorio di Burana si è potuto toccare con mano – afferma il Presidente del Consorzio della Bonifica Burana Francesco Vincenzi – il contributo che ha dato il nostro Ente ad un evento catastrofico come la rotta di Secchia del 19 gennaio scorso. Un evento non dipendente dal nostro operato, la rotta di un corso d’acqua naturale come il fiume Secchia, ha avuto conseguenze importanti anche sul reticolo dei canali artificiali in gestione invece alla bonifica. A seguito della rotta, infatti, milioni di metri cubi d’acqua si sono riversati nel territorio di pianura in gestione al Burana e se non fosse stato per il lavoro dei nostri tecnici, delle pompe idrovore dei nostri impianti e della rete dei canali di bonifica i danni sarebbero potuti essere decisamente maggiori.”
Il fatto che la rotta di Secchia sia avvenuta in un territorio di pianura che costituisce una sorta di catino tra i fiumi Secchia, Po e Panaro, senza il lavoro della bonifica, avrebbe dunque comportato ulteriori allagamenti e ristagni d’acqua, a danno di persone, abitazioni, aziende e agricoltura. Senza contare le piene successive alla rotta di Secchia, che hanno costretto il Consorzio di Burana a pompare acqua per giorni.
E se la rotta di Secchia ha rappresentato un catastrofico modo per conoscere le funzioni di scolo della bonifica, è al tema dell’approvvigionamento idrico e alla funzione irrigua dei canali e degli impianti di bonifica che è dedicato il concorso Urber in scadenza, ovvero: “Acqua da mangiare – Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l’acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio nel rispetto dell’ambiente?"
Il fatto che la rotta di Secchia sia avvenuta in un territorio di pianura che costituisce una sorta di catino tra i fiumi Secchia, Po e Panaro, senza il lavoro della bonifica, avrebbe dunque comportato ulteriori allagamenti e ristagni d’acqua, a danno di persone, abitazioni, aziende e agricoltura. Senza contare le piene successive alla rotta di Secchia, che hanno costretto il Consorzio di Burana a pompare acqua per giorni.
E se la rotta di Secchia ha rappresentato un catastrofico modo per conoscere le funzioni di scolo della bonifica, è al tema dell’approvvigionamento idrico e alla funzione irrigua dei canali e degli impianti di bonifica che è dedicato il concorso Urber in scadenza, ovvero: “Acqua da mangiare – Come racconteresti ad un visitatore straniero la stretta relazione tra l’acqua e il cibo prodotto dal tuo territorio nel rispetto dell’ambiente?"
Nei mesi scorsi, gli Istituti del territorio emiliano di competenza del Consorzio Burana hanno ricevuto la presentazione dell’iniziativa e l’invito a promuoverla nelle scuole: il bando è comunque scaricabile dal sito http://www.consorzioburana.it
15 febbraio 2014, dunque, è la scadenza per la presentazione di immagini o fotografie digitali, contributi video, audio, animazioni richiesti dal Concorso Urber dedicato al mondo della bonifica. Tutte le scuole del territorio del Burana potranno far pervenire i propri elaborati, unitamente ai dati di contatto e al modulo di liberatoria, a: Consorzio della Bonifica Burana, Corso Vittorio Emanuele II, 107 – 41121 Modena. Tel. 059-416511 E-mail: segreteria@consorzioburana.it
Ogni Consorzio valuterà, attraverso un’apposita commissione, gli elaborati pervenuti. I migliori elaborati selezionati dai Consorzi parteciperanno alla selezione finale per il Premio Regionale valutato da una seconda Commissione Regionale.
La cerimonia di premiazione dei vincitori regionali si svolgerà nel mese di maggio 2014.